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Paolo Nespoli torna nello spazio: partita la Soyuz diretta verso la ISS

Sulla navicella Soyuz

L’astronauta italiano Paolo Nespoli è partito con la navicella che tra circa 6 ore dovrebbe portarlo alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Per lui è la terza volta nello spazio.

Missione Vita

Tornerà nello spazio

L’astronauta italiano Paolo Nespoli, 60 anni, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), è partito in orario, alle 17.41 di venerdì 28 luglio, dalla base russa di Baikonur sulla navetta Soyuz per raggiungere, nell’ambito della cosiddetta Missione Vita, la Stazione Spaziale Internazionale – sigla Iss in inglese –, cosa che dovrebbe avvenire tra circa 6 ore. Insieme a Nespoli, ci sono il comandante russo Sergey Ryazansky e l’astronauta americano Randy Bresnik.

Sulla Soyuz

Dopo l’arrivo, sono previste altre 2 ore per l’ingresso dell’equipaggio nella stazione. Il momento sarà celebrato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) – anch’essa dietro alla spedizione – e dall’Esa, con la ritrasmissione in diretta del lancio a cominciare dalle 16.30 di domani.

Chi è e che ruolo ha Nespoli

Al lavoro

Questa, per Paolo Nespoli – già ribattezzato AstroPaolo come Samantha Cristoforetti era stata ribattezzata AstroSamantha per la Missione Futura – è la terza missione nello spazio in dieci anni: la prima era stata Esperia, nel 2007, che lo aveva visto rimanere in orbita sullo Space Shuttle per una settimana, mentre nella seconda missione, MagISStra, nel 2010, era stato in orbita sei mesi.

Questa volta il suo compito sarà non solo partecipare agli esperimenti nella stazione orbitale internazionale, ma anche agli 11 esperimenti soprattutto di tipo biologico e biomedico, che verranno effettuati nella stessa Missione Vita e i cui risultati faranno in modo che le prossime partenze di astronauti sulla Luna e su Marte, non siano pericolose per la loro incolumità.

Manovre di allineamento alla Stazione Spaziale

Indicatore di gravità

In questo momento la navetta con a bordo Nespoli e i suoi colleghi sta seguendo le manovre di allineamento per agganciarsi all’ISS. Gli studiosi si trovano in assenza di gravità, perciò devono utilizzare particolari “indicatori” che si sono portati dietro. Insolito e molto tenero quello di Nespoli: il più piccolo dei Trasformer di suo figlio Max, 3 anni. Il bimbo non era convinto di cedere al papà il suo gioco preferito, ma poi ha accettato.

I commenti

L’importanza di questo viaggio spaziale per il futuro era stata sottolineata ieri, ai microfoni dell’ANSA, dal presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston, che l’ha definito “una porta sul futuro dell’esplorazione umana del Sistema Solare”. Verranno infatti condotti esperimenti sul “comportamento dell’organismo umano durante prolungati periodi di assenza di gravità, ritmi e attività ripetitivi, o per lo stress caratteristico legato alle missioni spaziali, o ancora per i rapporti interpersonali fra pochi membri dell’equipaggio e le comunicazioni con le persone care limitate a telefonate e contatti via internet”. Inoltre verrà studiato il problema dello stress fisico da bombardamento di radiazioni. Battiston ha definito perciò la Missione Vita anche “il simbolo di un futuro su cui investire e il frutto positivo di un processo di sistema che funziona molto bene”.

La missione della navetta è stata commentata anche dalla ministra per l’Istruzione, per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Valeria Fedeli, che – partecipando all’evento organizzato in attesa del lancio da Asi ed Esa – l’ ha definita “di straordinaria importanza”: è la “conferma – ha detto – che il sistema spazio italiano funziona. La politica – ha aggiunto la ministra – deve continuare su questo terreno e formare i nostri ricercatori nel modo più alto” e perciò c’è da tempo “un forte e significativo dell’Italia”. Il nostro Paese, ha concluso, ha dimostrato di avere la “capacità di investire sul proprio futuro” e perciò deve “rafforzare la convinzione” dell’opportunità di “investire su ricerca e formazione”.