Linda Queste sembrano essere delle vere e proprie reliquie dimenticate di un sogno natalizio. Tutte disperatamente bisognose di aiuto di Babbo Natale. Dopo tutto, sono state create in suo onore! Stiamo parlando dei parchi a tema natalizio, che una volta passate le feste giacciono ora abbandonati. In essi anche gli elfi sono tornati a casa e le risate si sono fermate.
Ora la muffa si insinua nelle pareti mentre la slitta di Babbo Natale è vuota, fusa con la ruggine e il muschio. Dall’Arizona al Brasile, molti sono i parchi natalizi che si sono visti costretti a chiudere per non aver attratto abbastanza visitatori durante il resto dell’anno. Si tratta senza dubbio di una dolorosa lezione per i loro proprietari sul perché non può essere Natale ogni giorno.
I parchi tematici, una volta molto frequentati da grandi e piccini, sono ora deserti. I loro lieti giorni natalizi sono ora sostituiti da fruscii sibilanti e foglie secche. Tra di essi ci sono il Parco Albanoel di 460 acri in Brasile, che si è spento dopo che il suo proprietario è morto in un incidente stradale nel 2004. Un altro parco tematico dedicato al Natale si trova la città di Santa Claus in Arizona, costruita nel 1937 come tentativo per attirare gli acquirenti nel deserto.
Il parco natalizio a tema utopico leninista
Un altro parco a tema natalizio decisamente sopra le righe si trova nell’ex URSS. Non appena l’URSS è crollata, nel 1991, la maggior parte degli oligarchi dell’Est Europa ha iniziato a comprare tutte le costose fabbriche e le raffinerie abbandonate in giro per l’Unione Sovietica. Patrick Lion non era uno dei proletari che ha attaccato i ferri al chiodo. Così ad aspettarlo era rimasta solo l’ultima fattoria collettiva del Baltico. Ma Patrick è un tipo sportivo, pertanto quando si è trovato di fronte al dilemma di cosa combinare col terreno appena acquistato, ha pensato di costruire un parco a tema senza alcun senso.
Nel suo parco, queste eccentrico proprietario ha racconto una collezione di piccole e strambe automobili comuniste. Ma si possono anche trovare mattatoi in rovina e bestiame che ozia al pascolo. In realtà, questo sembra essere deputato come luogo in cui un giorno si ergerà la prima Utopia Natalizia Leninista d’Europa. Per circa un secolo nella storia della Lituania sovietica, Babbo Natale si era guadagnato il nome di “Padre Gelo”. Egli era diventato una specie di spaventoso uomo nero comunista. Fortunatamente, una volta crollata l’URSS, anche “Padre Gelo” se ne è andato. I lituani sono così tornati a essere una nazione piuttosto spensierata. Anche loro pertanto possono segnare le proprie festività sul calendario e ricevere ogni Natale qualche regaluccio.
