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Patrik Berzi, l'ex negazionista che parla ai no vax: "Vaccinatevi, il Covid mi ha distrutto"

patrik berzi no vax

Provato da un lungo ricovero e ancora in convalescenza dopoo 8 mesi, l'ex negazionista Patrik Berzi esorta i no vax ad immunizzarsi. 

L’ex negazionista triestino Patrik Berzi ha raccontato la sua esperienza da malato Covid per spingere i no vax a vaccinarsi: dopo aver trascorso un mese e mezzo in terapia intensiva e altri mesi in degenza ordinaria, la sua vita è cambiata e “non ho mai patito così tanto come per questa malattia“.

Patrik Berzi parla ai no vax

L’uomo, 46 anni, ha spiegato che da quando ha contratto il virus fa fatica a camminare e la sua quotidianità non è più come prima. Inizialmente scettico sul vaccino e convinto che il Covid fosse una semplice influenza, ora “se qualcuno mi parla senza mascherina lo mando a quel paese“.

L’uomo si è contagiato a marzo e, dopo aver manifestato i primi sintomi quali febbre e difficoltà respiratorie, è stato ricoverato per diverso tempo in ospedale. Qui ha infatti trascorso 25 giorni di coma e altri tre mesi e mezzo allettato. Ancora provato dai tanti farmaci che deve assumere, come morfina, cortisone, antidolorifici, anticoagulanti e analgesici, a raccontare i dettagli del ricovero è stata la sorella: “Per un mese e mezzo è stato in terapia intensiva per una polmonite interstiziale e un’insufficienza respiratoria gravi, poi è stato trasferito in Pneumo Covid e a luglio lo hanno dimesso“.

Patrik Berzi parla ai no vax: “Come mi ha ridotto il Covid”

A otto mesi dal ricovero, l’uomo è ancora in convalescenza ed è obbligato a sedute di fisioterapia. Sul petto ha delle bruciature dei defibrillatori utilizzati per rianimarlo dopo l’arresto cardiaco e non riesce più a muoversi se non con la sedia a rotelle o con le stampelle.

Non ha più sensibilità su gran parte delle mani e delle gambe e a causa delle calcificazioni dovute all’allettamento dovrà mettere delle protesi alle anche. “Non posso più guidare, non vado più in bici e nemmeno in moto, la mia grande passione. In più vedo e ricordo poco, per non parlare del fatto che ho una scarsa concentrazione“, ha aggiunto.

Di fronte a questa situazione, il suo invito è quello di vaccinarsi contro il Covid per ridure il rischio che la malattia colpisca in modo così grave come accaduto a lui.