> > Peschiera del Garda, Zaia chiede il carcere: "Repressione unica soluzione"

Peschiera del Garda, Zaia chiede il carcere: "Repressione unica soluzione"

Luca Zaia

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha proposto una notte di carcere per le aggressioni e le risse avvenute a Peschiera del Garda.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha lanciato una proposta dopo le vicende che hanno interessato Peschiera del Garda. Ha proposto una notte di carcere per le aggressioni e le risse.

Peschiera del Garda, Zaia chiede il carcere: “Repressione unica soluzione”

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha proposto una notte di carcere per le aggressioni alle ragazze e le risse con accoltellamento che sono avvenute a Peschiera del Garda in occasione del raduno “L’Africa a Peschiera“. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il governatore ha spiegato che non si tratta di una questione di nazionalità. “Non mi importa se questa gente era italiana, di prima o di ventesima generazione. Certo, la giornata di follia l’avevano chiamata ‘L’Africa in Italia’ e i molestatori sul treno gridavano ‘le donne bianche qui non salgono’. Ma il punto è: questa roba, noi qui non la vogliamo. Non la accettiamo. Da nessuno e a prescindere dall’origine” ha spiegato, aggiungendo che “la parola chiave, l’hashtag è: repressione. Dobbiamo essere consapevoli che l’educazione è importante, le politiche sociali pure, ma una certa soglia non può essere superata. Punto“.

Luca Zaia: “Cambiamo le leggi”

Per il governatore “i responsabili delle violenze non sono persone con un’infanzia difficile, ma persone che vanno punite. Non voglio chiamare questa gente ragazzi, perché mi sembra già assolutorio: sono devastatori“. Luca Zaia non accetta che nessuno debba rischiare conseguenze a causa della violenza. “Questo è il Paese dell’impunità, e i responsabili di quella follia lo sanno. C’è chi tirerà fuori l’attenuante dell’età, il branco, la difficoltà a trovare personalmente i responsabili, il fatto che c’è stato solo un ferito, anche se forse sono di più. Sarà tutto derubricato e se ci saranno condanne, non saranno scontate. Ma la colpa non è dei magistrati. Ma di leggi che sono da cambiare” ha aggiunto.

Il governatore ha proposto una notte di carcere, che può diventare una settimana e così via, sottolineando che se non succede mai niente a chi commette questi crimini “il partecipare alle violenze diventa una medaglia da esibire“. “Il fatto è che oggi la legge non considera questi reati come gravi. Invece lo sono. Ci vengono a dire che l’incidenza della criminalità nei nostri territori è bassa, ma questo è un campanello d’allarme gravissimo” ha aggiunto il governatore, sottolineando che non devono esserci scuse ma il carcere immediato.