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Elisabetta Trenta a Ilaria Cucchi: “Dobbiamo chiedere scusa”

Elisabetta Trenta

Ilaria, la sorella di Stefano Cucchi, ha incontrato il ministro della Difesa Elisabetta Trenta: "Dobbiamo chiedere scusa in tanti"

“Credo che dobbiamo chiedere scusa in tanti, perché c’è stata un po’ di disattenzione. Sono tanti quelli che avrebbero potuto vedere e che non hanno visto. Per tutto questo dobbiamo chiedere scusa”. Comincia così il discorso di Elisabetta Trenta. Poi ha proseguito: “E ovviamente io come membro del governo devo chiedere scusa se c’è stata una parte delle istituzioni che non ha visto”. Queste le parole usate dal ministro della Difesa, dopo un incontro con Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, il geometra romano morto nel 2009 sei giorni dopo l’arresto. L’incontro tra la politica e Ilaria Cucchi è arrivato a pochi giorni dalla svolta nel caso riguardante il misterioso e drammatico decesso del fratello, quando durante un’udienza del processo è emerso che uno degli imputati per omicidio preterintenzionale, il carabiniere Francesco Tedesco, ha accusato altri due militari. I colleghi incriminati, Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo, stando alle ultimissime confessioni avrebbero pestato il ragazzo dopo il suo arresto. “Chi ha sbagliato pagherà, è quello che vogliamo tutti”, ha detto il ministro del governo Conte alla luce delle dichiarazioni del carabiniere Tedesco.

Ilaria Cucchi con il comandante dell’Arma dei Carabinieri

Oltre alla Trenta, Ilaria Cucchi ha avuto modo di incontrare Giovanni Nistri, il comandante dell’Arma dei Carabinieri.

“Oggi sono due le parole chiave: rispetto e unità. Rispetto per il calvario vissuto, ma anche rispetto per i carabinieri che, ogni giorno, garantiscono la sicurezza dei nostri cittadini. Quando si crea sfiducia, la colpa un po’ è anche della politica. Io credo fermamente nel dialogo. Io credo che la politica debba unire, e non dividere”. Così ha etto il ministro dopo l’incontro con la sorella di Stefano Cucchi. All’incontro ha partecipato anche il comandante dell’Arma dei Carabinieri, che a proposito delle novità emerse nel processo per la morte di Stefano aveva ribadito l’imminente necessità di accertare tutte le cause e le dinamiche di quanto accaduto quella sera.