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Casamonica, Salvini incontra Zingaretti: demolita una villa

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Il vicepremier e il presidente della regione Lazio hanno assistito alla demolizione di un'altra villa dei Casamonica, alla Romanina.

Sono iniziati i lavori per la demolizione di un’altra villa dei Casamonica in via Roccabernarda, alla Romanina. Il vicepremier Matteo Salvini, con casco bianco in testa, ha guidato le operazioni. “Oggi salirò sulla ruspa, simbolicamente mi piacerebbe farlo perché la gente ha voglia di legalità, ha voglia di regole, ha voglia di sicurezza. Quindi compito del ministro dell’Interno è fare di tutto perché così sia”, ha commentato. Un gesto solo simbolico, ha sottolineato: “Tranquilli, non la guidiamo né io né Zingaretti la ruspa. Anche se confesso che regolarmente prove di guida le ho fatte sia in montagna che in pianura e quindi ho una seconda professione come demolitore”. Il ministro ha poi replicato a Guerino Casamonica, che aveva così accolto l’annuncio della sua presenza alle demolizioni: “Ben venga, se vuole gli offro anche il caffè. Anzi se vuole glielo porto pure”. “No grazie“, è stata la risposta di Salvini. “Preferisco altre frequentazioni”.

Casamonica, presente il presidente Zingaretti

Presente alla Romanina anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. L’operazione di demolizione “non è una parentesi per farsi fotografie, ma è una politica che sta migliorando la vita di tanti quartieri. Abbiamo iniziato tanti anni fa e non ci fermeremo mai”, ha commentato. A chi gli ha chiesto se si tratta di un’apertura alla ‘politica della ruspa’ di Salvini, ha risposto: “Viva la ruspa? Viva la rigenerazione della vita dei quartieri e soprattutto delle periferie spesso abbandonate alla criminalità“.

Zingaretti ha poi annunciato la presa in gestione, da parte della Regione, di “almeno 40 manufatti di un pacchetto di circa 491, e non solo dei Casamonica ovviamente. Si tratta di beni confiscati, quindi si tratta di un lavoro molto ma molto importante”. Tra gli immobili sequestrati “rientra anche la villa a Sacrofano dove risiedeva Massimo Carminati“.