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Elezioni regionali in Sardegna: aperti i seggi, si vota fino alle 22

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Al via le elezioni regionali in Sardegna, sullo sfondo del clima di proteste dei pastori per il prezzo del latte. Si vota dalle 6.30 alle 22.

Il giorno è arrivato, oggi la Sardegna va al voto e lo fa in un contesto carico di tensione a causa della rivolta dei pastori per il prezzo del latte troppo basso. Ci si prepara infatti ad affrontare la nuova ondata di proteste.

Il voto

Si potrà votare oggi, 24 febbraio, dalle 6.30 alle 22. Le modalità di elezione prevedono: turno unico senza ballottaggio, ma con premio di maggioranza e con la possibilità di votare disgiunto. Verranno eletti in totale 60 consiglieri. Sbarramento al 10% per le coalizioni e al 5% per le liste. Sette i candidati, tutti uomini. Nessuno del Pd che, sostiene Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, prima esponente di Sel, poi nel Campo progressista di Pisapia; con lui Dem, Liberi e uguali, +Europa e svariate liste civiche. Il centrodestra punta invece su Christian Solinas, 42enne, segretario del Partito sardo d’azione: traduzione del patto sottoscritto dalla Lega con la formazione identitaria dell’isola. Solinas già dalle politiche ha il sostegno di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Francesco Desogus, 58enne dipendente pubblico, avrà invece il compito gravoso di dimostrare che il suo Movimento 5 Stelle, a guida nazionale targata Luigi Di Maio, non è in caduta libera anche a livello locale. In corsa per un posto in consiglio anche Paolo Maninchedda, 57 anni, fondatore del Partito dei sardi; Mauro Pili, fondatore del movimento Unidos, in lizza con la lista Sardi liberi; Andrea Murgia, 47 anni, funzionario della Commissione europea, sostenuto dalla coalizione indipendentista Autodeterminatzione e infine Vindice Lecis, giornalista sassarese, 61 anni, candidato di Sinistra sarda e sostenuto da Rifondazione. Lo scrutinio inizierà domattina.

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