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Boldrini "La cittadinanza deve essere un diritto, non una concessione"

Laura Boldrini "Lo ius soli è un diritto, non una concessione"

Laura Boldrini sullo Ius Soli: "La cittadinanza è un diritto, non una gentile concessione. Gestire l'immigrazione significa gestire l'integrazione".

Ai microfoni di Rai Radio 1, intervistata durante il programma Giorno per Giorno, la deputata LeU Laura Boldrini ha preso posizione sul tema della cittadinanza e dello Ius Soli. “Ridurre il battito solo a una gentile concessione, sembra una roba da un sovrano che dà o toglie. Invece parliamo di un diritto, di un istituto giuridico“. Il coraggio del 14enne egiziano Rami, ha infatti portato alcuni esponenti del governo a proporre di concedere la cittadinanza italiana al ragazzo. Laura Boldrini è intervenuta nella discussione, criticando la prospettiva con cui il dibattito sulla possibile cittadinanza italiana di Rami è stato impostato. “Questo dibattito è del tutto strumentale perché la maggioranza non ha nessuna intenzione di fare una legge” ha spiegato l’ex presidente della Camera.

Ius Soli, una legge per il diritto di cittadinanza

La legge attuale è del 1992, quindi fatta in un periodo molto diverso con una società molto diversa. Io temo che oggi nel dibattito pubblico si cerchi il conflitto. E’ un modo per distogliere l’attenzione dai seri problemi del paese. L’immigrazione si gestisce nel modo strutturale, anche nel sistema di integrazione” ha dichiarato Laura Boldrini. Secondo la deputata LeU, rinnovare la legge italiana sul tema dell’immigrazione significa, quindi, impostare un nuovo diritto di cittadinanza.

Una legge come lo Ius Soli è, secondo Laura Boldrini, accuratamente evitata dagli esponenti del governo. Questi non la riterrebbero infatti “utile alla società, laddove invece la legge sulla cittadinanza darebbe un percorso certo e sicuro a persone nate in Italia o che sono arrivate in Italia da piccole. Questo andrebbe anche a vantaggio dello Stato“.

Matteo Salvini e lo Ius Soli

Introdurre lo Ius Soli sembra però un’operazione che il governo non intende mettere in agenda. Salvini è indubbiamente il più convinto oppositore a un disegno di legge simile. “La legge sulla cittadinanza va bene così com’è” ha infatti dichiarato il ministro dell’Interno. Il leader del Carroccio ha poi aggiunto, in risposta alla rivendicazione del diritto di cittadinanza richiesto da Rami per tutti i suoi compagni: “Questa è una scelta che potrà fare quando verrà eletto parlamentare“. Salvini si è attirato le critiche di giornalisti e politici, che lo hanno accusato di fare il “bullo” con un ragazzo di soli 14 anni.