> > Salvini e il malore a Trieste, nessuno stop per i suoi canali social

Salvini e il malore a Trieste, nessuno stop per i suoi canali social

salvini-malore-trieste

Nonostante il malore che lo ha colpito mentre si recava a Trieste, sembra che Matteo Salvini abbia continuato a pubblicare post sui propri social.

Era una cosa che probabilmente ci si poteva aspettare da un politico che ha fatto della propaganda social la sua cifra stilistica, eppure sembra proprio che mentre Matteo Salvini veniva colto da malore nella giornata del 16 ottobre i suoi account non abbiano smesso di postare contenuti. È ciò che si evince analizzando i post pubblicati a partire dalla mattinata, cioè da quando Salvini è stato presumibilmente colpito da quella che è stata definita una colica renale.

Salvini posta sui social malgrado il malore

Andando a vedere i post sul suo profilo Facebook si nota come l’ex ministro fosse già all’opera dalle 9 del mattino, quando pubblica un video sui 176 migranti della Ocean Viking sbarcati a Taranto. Un’ora dopo condivide invece un articolo su George Soros, mentre dalle 10 e mezza fino alle 11 e 55 arriva un altro video sullo sbarco di Taranto e un messaggio sui due poliziotti uccisi a Trieste. Gli ultimi due post – rispettivamente delle 12:40 e delle 13:39 sono inerenti alla sfida televisiva con Matteo Renzi della sera precedente. Analoga la situazione anche su Twitter, dove non hanno smesso di essere pubblicati messaggi da parte del suo account.

Anche in assenza del proprio uomo immagine, la macchina del guru social della Lega Luca Morisi si mostra altrettanto efficiente. Un episodio questo che da l’esatta misura della mole di lavoro e di organizzazione che c’è dietro alla propaganda leghista.

La visita a Trieste

Matteo Salvini è stato colto da malore proprio mentre atterrava all’aeroporto di Trieste, città nella quale era giunto in occasione dei funerali del due carabinieri Matteo Demenego e Pierluigi Rotta. I due agenti erano infatti stati uccisi nel pomeriggio del 4 ottobre dal dominicano Alejandro Meran, che ha aperto il fuoco all’interno della caserma dopo essere riuscito a sfilare la pistola dalla fondina di uno dei due militari.