> > Sardine a Provenzano: "Sarebbe bello pensare a un Erasmus tra Nord e Sud"

Sardine a Provenzano: "Sarebbe bello pensare a un Erasmus tra Nord e Sud"

sardine provenzano

Mattia Santori, il fondatore del movimento della sardine ha incontrato il ministro Giuseppe Provenzano: le sue proposte per il Sud Italia.

Le sardine incontrano il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano e lanciano le loro proposte per il Mezzogiorno. Dopo la lettera inviata al premier Conte, infatti, il movimento di Santori aveva messo in evidenza per l’agenda 2020 un’azione efficace del governo nel Sud Italia. “Abbiamo portato un po’ di punti – ha spiegato Santori – specie Jasmine, Massimiliano, Isabella e Michele (portavoce delle Sardine in 4 regioni del Sud, ndr)”. L’incontro, da quanto riferito è stato “ottimo”. “Abbiamo trovato molto belle le parole del ministro Provenzano quando parla di “protagonismo della cittadinanza”” ha spiegato ancora Santori.

Sud, Sardine incontrano Provenzano

Santori intende rilanciare il Sud Italia attraverso alcune proposte spiegate al ministro Provenzano: “Ad esempio – ha spiegato il fondatore delle sardine – perché non ripristinare fin dall’Università una sorta di Erasmus tra regioni del Sud e del Nord? Perché un napoletano non può farsi sei mesi al Politecnico di Torino e un torinese sei mesi a Napoli o a Palermo per studiare archeologia, arte, cultura o diritto?”. Un’idea che non è stata subito bocciata dal ministro.

“E un’altra cosa che abbiamo chiesto – ha proseguito Mattia -, visto che c’era il nostro rappresentante pugliese è che sarebbe bello portare a Taranto l’Unione europea per spiegare cos’è questo Green New Deal, attraverso un summit con esperti internazionali, per spiegare alla cittadinanza la complessità di un problema che coniuga ambiente, salute e lavoro”.

Sardine e Salvini

Rispetto invece a un possibile incontro con Salvini, Santori taglia corto: “È sempre in campagna elettorale, non ha tempo“. Infine, sul caso Gregoretti, il cui voto in Senato è previsto per il 12 febbraio, ribadiscono di essere “favorevoli che il Parlamento autorizzi i giudici” a procedere. “Che vada a processo (Salvini ndr.) e scopriremo quali sono le sue responsabilità”.