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Coronavirus, Salvini: "Il governo non vuole misure drastiche"

Coronavirus, Salvini e altre opposizioni contro il Governo

Il leader della Lega Matteo Salvini attacca il Governo: "Hanno detto no a misure drastiche contro il Coronavirus".

Il leader della Lega Matteo Salvini è intervenuto sull’emergenza provocata dal Coronavirus. “Esco preoccupato, abbiamo portato le voci di chi chiede misure drastiche subito, di chiudere tutto subito per ripartire sani – ha detto il capo del Carroccio -. Ma la risposta è stata no, quindi totale incertezza”. Le parole dell’ex Ministro dell’Interno sono arrivate dopo l’incontro dei leader dell’opposizione con il premier Giuseppe Conte. “Sull’emergenza sanitaria – continua -, mi sembra che qualcuno non abbia chiaro che cosa sta succedendo nella metà degli ospedali italiani. Altre regioni non hanno numeri e strumenti del sistema sanitario lombardo”.

Coronavirus, Salvini: “Governo ha detto no”

“Qualcuno sta sottovalutando l’emergenza sanitaria – ha concluso Salvini -. Sullo sfondo di tutto c’è il silenzio dell’Ue che dimostra ancora una volta la sua lontananza dagli italiani“. Parole non molto diverse da quelle pronunciate dalla leader di Fratelli d’Italia. “Al governo abbiamo chiesto chiusura di tutte le attività per 2 settimane – dice Giorgia Meloni -. Richiesta al momento non accettata, speriamo non serva in futuro. Abbiamo ribadito anche che il governo deve fare tutto il necessario per garantire salute di tutti e tutelare ogni attività e posto di lavoro”.

“Pensiamo serva un commissario straordinario – conclude poi la Meloni -. Una figura forte che possa occuparsi di tutta l’emergenza, che abbia anche poteri ordinamentali. Il presidente del Consiglio ha aperto ad una nomina di un commissario, ma nulla di più”.

Infine è intervenuto Antonio Tajani: “Serve un commissario straordinario per dare una comunicazione univoca, che possa coordinare tutti gli eventi. dal governo è arrivata un’apertura. Ci auguriamo che il governo decida in tempi rapidi per fare una zona rossa in tutta Italia. Non abbiamo avuto una risposta positiva ma non è escluso questo possa essere fatto più avanti. Bisogna fare presto, prima che sia troppo tardi. La situazione è preoccupante è va affrontata in maniera proporzionale a rischio”.