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Festa del 1° maggio, Conte: "Il mondo del lavoro è messo a dura prova"

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Conte in occasione della Festa del Lavoro risponde ad alcune lettere di parrucchieri, estetisti e ristoratori colpiti dall'emergenza coronavirus.

Dopo il messaggio del Presidente della Repubblica per la Festa del Lavoro, anche il premier Conte scrive sui social il suo augurio e la vicinanza agli italiani. In occasione di una festa così importante, Conte ha voluto rispondere ad alcune lettere di lavoratori che hanno scritto al Presidente del Consiglio preoccupati della situazione emergenziale. Molti parrucchieri, estetisti e ristoratori, infatti, si trovano con le mani legate fino al primo giugno e dunque si appellano al premier affinché possa predisporre un piano di aiuti e sostegno.

Festa del Lavoro: messaggio di Conte

Il mondo del lavoro è messo a dura prova“, ha esordito Conte su Facebook, nel suo messaggio per la giornata del primo Maggio. “Tanti vivono con ansia e preoccupazione questa emergenza, fra attività chiuse e prospettive di lavoro a rischio. Molti, durante la fase più acuta di questa emergenza, hanno lavorato negli ospedali, in strada o in ufficio per assicurarci assistenza, soccorso, sicurezza e beni essenziali”.

Il Presidente del Consiglio vuole però ricordare che dal 4 maggio, con l’avvio della fase 2 di convivenza con il virus, “oltre 4 milioni tornano a lavoro” e tra questi nomina impiegati, addetti e operai “che potranno confidare nell’applicazione di rigidi protocolli di sicurezza, su cui saremo intransigenti”.

“Chiedo scusa agli italiani per i ritardi nei pagamenti”

Lo Stato – ha proseguito ancora il premier -, così come tutti i lavoratori, non ha mai trovato di fronte a sé una minaccia sanitaria ed economica come questa“. E per questo motivo ha ribadito l’importanza del rispetto delle norme di contenimento, così come i cittadini hanno dimostrato di fare sino ad oggi. Riguardo invece gli aiuti economici, Conte si scusa a nome del Governo per i ritardi su alcuni pagamenti, ma assicura che tutti avranno il sostegno necessario per poter ripartire. “Chiedo scusa per i ritardi sui pagamenti – scrive -, solleciteremo“. “È ai dettagli – aggiunge infine – un nuovo provvedimento con aiuti e misure per la ripartenza economica che saranno più pesanti, più rapidi, più diretti“.

Infine, apre anche alla possibilità di aperture differenziate per le Regioni: “Sono sicuro che, con il rispetto delle regole adottate, in alcuni territori si potrà rallentare notevolmente la curva del contagio. E attività come la sua (riferendosi al barbiere Tonino) potrebbero rialzare prima del previsto la saracinesca: se abbassiamo il rischio di contrarre il virus e rispettiamo i protocolli di sicurezza, tanti clienti torneranno a tagliarsi i capelli senza essere bloccati dalla paura”.

Le lettere dei cittadini

Il premier Conte cita anche alcuni lavoratori che gli hanno inviato delle lettere per proporre i loro piani di riaperture in sicurezza, per anticipare la fase 2 soprattutto per quelle attività che vedono le saracinesche abbassate fino al primo giugno. E così racconta di Elisabetta che ha un’attività da estetista a Pomezia. Racconta della passione di Luciana, che a Torino gestisce un ristorante oppure di Tonino, che gestisce un salone di barbiere, aperto a Potenza nel 1978.

E conclude: “Non farò finta di non sentire i vostri consigli, le vostre sollecitazioni, la vostra rabbia, la vostra angoscia. Non cadono nel vuoto, non sono parole al vento. Sono piuttosto il vento che spinge più forte l’azione del Governo. Credo sia l’unico modo per onorare questo giorno, questo 1 maggio”.