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Bilancio Covid in Veneto, parla Zaia: "Chi sono i nuovi infetti"

Bilancio Covid in Veneto, parla Zaia: "Chi sono i nuovi infetti"

Per Luca Zaia, è stato fatto un ottimo lavoro per circoscrivere il coronavirus in Veneto. Per non vanificare tutto, invita a comportamenti prudenti.

I nuovi infetti del Covid-19 in Veneto sono per la maggior parte quarantenni e asintomatici, secondo quanto riferito da Luca Zaia nel bilancio quotidiano. Secondo il governatore della Regione, i tamponi finora effettuati rivelano l’identikit dei nuovi positivi. Al 27 luglio, hanno tampone positivo 19.825, mentre in isolamento sono 2.717.

Covid in Veneto, Zaia aggiorna il bilancio

Ancora una volta, il governatore ha sottolineato l’impegno profuso nell’individuare i positivi con tamponi a tappeto in tutta la regione: “1.184.670 di tamponi fatti: oggi questo è l’unico strumento diagnostico, e noi abbiamo sempre continuato a eseguirli. Il 18 maggio abbiamo riaperto tutto – ha puntualizzato il presidente -, lo ricordo perché non abbiamo aperto prima degli altri, ma abbiamo adottato il Dpcm. Quella data è stata fondamentale e uguale in tutta Italia” ha detto. Oggi il Veneto conta 114 pazienti in ricovero. Oggi – riferisce – il 70% dei positivi non ha sintomi. Si è abbassata anche l’età: sono aumentati i 40enni. Per il governatore si tratta di un dato molto importante, per questo ha deciso di comunicarlo con una diretta via Facebook.

Coronavirus in Veneto: qual è la situazione

Luca Zaia ha, altresì, reso noto che a oggi in Veneto si contano 38 focolai. Sono per la maggior parte domestici, il resto è di importazione. Per il governatore, questi dati dimostrano che il virus non se n’è andato. Per Zaia, i segnali del Covid sono diversi rispetto allo scorso inverno, ma questo non deve far abbassare la guardia. Il rischio di una recrudescenza del virus è ancora troppo alto. Per questo, in conferenza stampa, il governatore ha ricordato l’adozione di comportamenti rispettosi: l’utilizzo della mascherina e il distanziamento sociale.

Sull’idea del prolungamento dell0 stato d’emergenza a livello nazionale, Luca Zaia ha le idee chiare. Il governatore crede sia necessario che, accanto a una gestione di Roma, ve ne sia una locale. Per lui, passare a una nuova fase è rischioso. Occorre prudenza, è il mantra di Zaia. Chissà se le regioni limitrofe la pensino allo stesso modo.