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Gaffe dei 5 Stelle sui "libici" di Beirut: l'intervento di Sandro Veronesi

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Per Sandro Veronesi è sufficiente un "esame di geografia per tagliare i parlamentari": lo scrittore è intervenuto così dopo la gaffe dei grillini.

Dopo l’errore di Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri, anche la collega grillina Elisa Pirro ha confuso il Libano con la Libia. In riferimento alla gaffe dei 5 Stelle sui “libici”, è intervenuto anche il famoso scrittore Sandro Veronesi, secondo il quale basterebbe “un esame di geografia” per effettuare l’acclamato taglio dei parlamentari.

Gaffe dei 5 Stelle sui “libici”

“Con tutto il cuore mando un abbraccio ai nostri amici libici“, era il tweet di Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Affari Esteri, il quale ha prontamente provveduto alla correzione del suo messaggio. Nel tentativo di esprimere la solidarietà al popolo libanese, è finito nel mirino dei social e le critiche non sono mancate. Dalla Lega hanno commentato: “Non per niente è vice di Giggino. Istantanea di sesquipedale incompetenza. Che bella immagine di ignoranza nel mondo regalata all’Italia dai 5 Stelle. Immediata la replica dello stesso Di Stefano: “C’è poco da scherzare con queste cose. Ho sbagliato a scrivere, i morti invece restano, fenomeni”.

Anche la senatrice pentastellata Elisa Pirro ha commesso lo stesso errore geografico del collega Di Stefano. Alcuni utenti di Twitter hanno immortalato la sua gaffe, confondendo ancora Libano e Libia. “Le immagini dell’esplosione avvenuta a Beirut sono sconvolgenti. Esprimo la mia vicinanza al popolo libico e cordoglio per le vittime“, aveva scritto.

Sull’errore commesso dai grillini è intervenuto anche il famoso scrittore Sandro Veronesi, vincitore del premio Strega grazie al suo libro “Il Colibrì”. Per lui, infatti, sarebbe utile “un semplice esame di geografia per tagliare drasticamente i parlamentari”.

Lo sfogo di Manlio Di Stefano

Il grillino si è lasciato andare a uno sfogo su Facebook. Nel post pubblicato ha tenuto a sottolineare i meriti ricevuti per i risultati raggiunti in due anni grazie al suo ruolo di sottosegretario. Non ho mai ambito alla fama. Quelli come me, ingegneri di formazione, preferiscono lavorare duramente nell’ombra e portare a casa i risultati. Eppure mi trovo addirittura primo nelle tendenze di Twitter e in home page di svariati giornali”, ha scritto. Quindi ha aggiunto: “Sarà per l’enorme successo del “Patto per l’Export” col quale stiamo aiutando centinaia di migliaia di aziende italiane, ricevendo complimenti quotidianamente da tutte le associazioni di categoria, da Confindustria in giù”. Ha voluto ribadire i suoi meriti, sottolineando: “Sarà perché in questi due anni da Sottosegretario in tutti i Paesi target della mia azione (e sono tanti) l’export italiano è aumentato mediamente di almeno il 15%? Sarà perché mi occupo da anni anche di Libano dal punto di vista sia politico che commerciale?”. “Proprio il 6 luglio ho incontrato il Ministro degli Esteri Nassif Hitti. Come già fatto al Ministro dell’Energia, ho ribadito la nostra disponibilità ad aiutarli a ristrutturare le centrali elettriche nazionali per aiutare il popolo libanese”, ha ricordato.

Non mancano le frecciatine: “No. No. No e no. Sarebbe troppo lineare. Non sarebbe il web né la stampa italiana. Tutte queste attenzioni mi si rivolgono perché per stanchezza, e quindi distrazione, ho scritto “libici” invece di “libanesi” in un tweet di sostegno dopo l’esplosione di Beirut, da me stesso cancellato pochi istanti dopo, corretto e ripubblicato”. Quindi ha concluso:Torno a lavorare miei cari, a occuparmi di ciò per cui ricevo ringraziamenti ogni giorno. Quelli non finiranno mai in home page, ma ripagano molto di più perché sono utili al Paese“.