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Virginia Raggi, conferma la ricandidatura: “Andiamo avanti”

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Virginia Raggi, ha annunciato ufficialmente la sua candidatura a sindaco di Roma per il suo secondo mandato. “Andiamo Avanti”, ha dichiarato.

Finalmente la conferma. Virginia Raggi, ha deciso di proseguire il suo operato come primo cittadino, presentando la sua ricandidatura. “Vado Avanti, mi ricandido”, è quanto ha detto al suo colloquio nel pomeriggio del 10 agosto con il quotidiano “Il Foglio”. Si tratta di una scelta, secondo quanto dichiarato dal sindaco di Roma, presa per il bene della città e contro i giochi di palazzo. L’operato di Virginia Raggi, è stato caratterizzato in questi quattro anni, da alti e bassi. Una situazione che si è complicata ulteriormente, con la crisi economica e sociale causata dal Coronavirus e che ha messo in ginocchio la capitale.

Virginia Raggi: “mi ricandido per il bene di Roma”

“Non ci sto ad apparecchiare la tavola per far mangiare quelli di prima”. Questo è quanto ha dichiarato l’attuale sindaco di Roma proposito della sua ricandidatura. Si tratta di una dichiarazione forte la sua, a simboleggiare che nonostante tutto crede fortemente nel suo operato degli ultimi quattro anni. A detta però della stessa Raggi, la sua ricandidatura sarà contro i giochi palazzo ed esclusivamente per il bene della città.

La candidatura dell’attuale sindaco per il secondo mandato, è tuttavia legata ad un problema. Come membro militante nel “Movimento Cinque Stelle”, la Raggi, con l’attuale incarico quinquennale, è già arrivata al suo secondo mandato in un ruolo pubblico. Il primo infatti era nel ruolo di consigliere comunale. La candidatura di Virginia Raggi, non mancherà di scatenare più di qualche polemica. Del resto è noto che nello statuto del movimento cinque stelle, non è consentito esercitare funzioni pubbliche per più di due mandati di fila. Alle prossime elezioni dei cinque stelle infatti, potrebbero rimanere esclusi alcuni nomi eccellenti come la vicepresidente del senato Paola Taverna, o ancora l’attuale ministro degli interni Luigi di Maio.