Debora Faravelli Il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà è risultato positivo al test per la ricerca del coronavirus. Secondo quanto appreso sta bene ed è asintomatico. Come da protocollo, egli osserverà l’isolamento domiciliare e si svolgeranno controlli sui soggetti venuti a contatto con lui.
Ministro D’Incà positivo al coronavirus
La conferma della positività è giunta dopo che lunedì 5 gennaio il membro del governo si è sottoposto ad un controllo di routine a scopo precauzionale. A distanza di qualche giorno è arrivato l’esito del test che ne registrava la positività. Come reso noto dal suo ufficio stampa, D’Incà sta bene, non ha alcun sintomo riconducibile all’infezione e rimarrà in quarantena domiciliare come indicato dalle autorità sanitarie competenti.
Secondo quanto appreso, negli ultimi giorni non avrebbe avuto alcun contatto con il Premier Giuseppe Conte o altri esponenti della squadra di governo. Nella serata di lunedì, giorno in cui ha effettuato il tampone, ha preso parte al Consiglio dei Ministri in videocollegamento da Belluno dove risiede la sua famiglia. Giovedì 7 gennaio invece ha avuto una riunione di lavoro insieme al suo staff: un incontro breve e tenuto rispettando il distanziamento e indossando le mascherine.
Come previsto dal protocollo però l’azienda sanitaria ha disposto l’isolamento fiduciario per chi ha preso parte alla riunione. Lo stesso varrà per i suoi conviventi, che dovrebbero essere sottoposti a tampone per verificare l’eventuale avvenuto contagio, e chiunque abbia avuto contatti stretti con lui.
