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Consiglio dei Ministri in corso: il Recovery e l'ombra della crisi di governo

conte consiglio dei ministri

Il Consiglio dei Ministri è in corso: si discute sulla bozza del Recovery Plan con il rischio di una crisi di governo imminente.

Il Consiglio dei Ministri ha avuto inizio martedì 12 gennaio alle ore 21.30. Sul tavolo c’è la nuova e ultima bozza del Recovery Plan contenente le modifiche concordate con le forze di maggioranza. Matteo Renzi non sembra volere fare passi indietro ed è intenzionato a ritirare la sua delegazione dall’esecutivo, dando così formalmente il via alla crisi di Governo. La maggioranza intanto si stringe attorno al Premier Giuseppe Conte, che è pronto ad andare al Parlamento per la fiducia.

Bellanova sul Recovery

La ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova, intervistata dal Tg2, ha ammesso che non ritiene ancora soddisfacente la bozza del Recovery Plan: “Stasera io e la ministra Bonetti andremo per responsabilità istituzionale al Cdm e continueremo a dare il nostro contributo per migliorare un progetto che ancora non è soddisfacente. Un progetto di 209 miliardi che anche grazie alle nostre battaglie è stato modificato e che noi pensiamo sia ancora da migliorare. Noi vorremmo un governo all’altezza della sfida che il Paese ci mette dinnanzi e su questo combattiamo. Se qualcuno pensa di andare alla conta, di andare a raccattare un po’ di responsabili oppure, addirittura per la propria condizione personale minaccia il voto, allora si rischia di dare il Paese alle destre“, ha detto.

Bettini: “Crisi incomprensibile”

Goffredo Bettini, esponente del Pd, A Stasera Italia su Retequattro, si è espresso sui temi caldi del Consiglio dei Ministri: “Non so cosa accadrà, non sono nella testa di Renzi ma ci sono tutte le condizioni per fare una ripartenza insieme. Abbiamo avviato un lavoro, da difendere, dopo la fase di emergenza si può aprire la fase della ricostruzione dove si impone maggiore solidarietà fra le forze politiche“.

E continua: “La crisi è incomprensibile, non ha alcun fondamento reale, è soltanto una scelta politica o, in questo caso, politicista. Penso che Renzi si assumerebbe una responsabilità grave. Non immagino un altro premier, perché Conte ha lavorato bene, ha ricollocato l’Italia a livello internazionale, e ha affrontato la prima parte dell emergenza con serietà. È un premier popolare, che ha più probabilità di essere il fulcro delle ripresa: quali sono i motivi che spingono contro di lui? Non sono i motivi della politica, ma motivi personali“.

Di Maio ribadisce appoggio a Conte

Una crisi di governo è inspiegabile. Non solo perché siamo nel bel mezzo di una pandemia e dobbiamo fare il decreto ristori. Ma anche perché questo è l’anno in cui l’Italia presiederà il G20 e in Italia ci sarà la conferenza globale sulla salute. In questo momento non ci interessano i giochi di Palazzo, stiamo pensando agli italiani“, ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ad Agorà su Rai 3. E sull’ipotesi di un Governo con la guida di Mario Draghi: “Lo si cita sempre quando il governo è in fibrillazione e quindi viene utilizzato a volte come oggetto contundente contro Conte o contro altri“.

Zingaretti: “Crisi grave errore”

Il Pd continua a chiedere un rilancio di governo ma una cosa è chiedere di rafforzarlo un’altra è farlo cadere. Il Pd ha promosso il rilancio ma rilancio non è mandare a casa il governo o provocare una crisi che il 99% italiani non capisce. E’ un grave errore politico e io lancio un appello al buon senso“, ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti a Sky Tg24.

La risposta di Renzi

A differenza di ciò che raccontano a reti unificate i cantori del pensiero unico, non c’è nessuna richiesta di poltrone, nessuna polemica pretestuosa, nessun atto irresponsabile. Quello che noi stiamo facendo si chiama politica: studiare le carte, fare proposte, dare idee. Irresponsabile sarebbe sprecare centinaia di miliardi dei nostri figli facendo debito cattivo e non investendo sulla sanità, sull’educazione, sull’innovazione”. Lo ha scritto Matteo Renzi nella Enews.

E sul ritiro delle ministre: “Sembra che sia il ritiro dei panni, stiamo parlando di donne con un’esperienza straordinaria.. Stasera vediamo che tipo di discussione viene fuori e domani facciamo una conferenza stampa e ne parliamo“.