> > Gelmini: "Il vaccino agli operatori scolastici è la sfida del governo"

Gelmini: "Il vaccino agli operatori scolastici è la sfida del governo"

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Gelmini sul vaccino agli operatori scolastici: "È la sfida del governo, nessuno vuole tenere chiuse le scuole".

Il governo Draghi si è insediato inserendo tra i punti fondamentali del proprio operato la ripresa in sicurezza della scuola. La scelta di vaccinare ora professori e operatori sanitari va proprio in questa direzione, anche se, purtroppo i vaccini continuano ad essere pochi e i tempi di attesa molto lunghi. Si lavora per la reperibilità e sul coordinamento con le varie Regioni, motivo per cui centrale appare il ruolo della ministra per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, che sul tema nel corso dell’audizione alla Commissione parlamentare ha annunciato una riunione con gli Enti locali sui vaccini alla quale parteciperanno anche il nuovo Commissario straordinario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo e il nuovo capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. È la stessa ministra a sottolineare come in questa fase il vaccino agli operatori scolastici rappresenti “la sfida del governo”.

Gelmini sul vaccino agli operatori scolastici

Abbiamo provato a tenere aperte le scuole ovunque sia possibile – dice la Gelmini che poi aggiunge – Somministrare il vaccino agli operatori scolastici sarà la grande sfida del governo; serve un approccio sussidiario, competitivo, ma inclusivo nel rapporto tra il governo e gli enti locali. Dovremo trovare la via italiana per accelerare la vaccinazione: abbiamo contagi che aumentano, ma anche una crisi economica profonda”.

La Gelmini, che in passato è stata ministra per l’Istruzione, pone molta importanza sulla scuola e ci tiene a dire che “non esiste divisione tra chi le vorrebbe aperte e chi chiuse. Sono un servizio essenziale, se viene tolto è una perdita per ragazzi e per le famiglie”, ma non si può non tener conto dei dati del coronavirus in Italia. “Le varianti – dice la ministra degli Affari Regionali – colpiscono in maniera molto più pesante, è una situazione nuova, quindi in alcune situazioni serve la sospensione delle lezioni in presenza. Il criterio, chiesto dalle Regioni e indicato dal Comitato tecnico scientifico (Cts) è di 250 contagi ogni 100 mila abitanti per 7 giorni”.