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Ponte Morandi, la macabra ironia di Charlie Hebdo

Ponte Morandi, la copertina di Charlie Hebdo

"Costruito dagli italiani, pulito dai migranti" recita il commento del vignettista Riss.

Il periodico satirico Charlie Hebdo torna al centro delle polemiche per la sua macabra ironia. Per il numero 1361 della rivista, la redazione francese ha voluto occuparsi del crollo del ponte Morandi. L’immagine in copertina, su sfondo giallo, mostra un’auto caduta dal pilone crollato e un immigrato nero che sorridendo pulisce con una scopa per togliere i detriti. “Costruito dagli italiani, pulito dai migranti“, recita il commento.

La copertina di Charlie Hebdo

La falsa copertina

Nei giorni immediatamente successivi al crollo del ponte, sui social era stata diffusa l’immagine di una falsa copertina del periodico. Al centro, uno dei caratteristici piloni del Morandi che lo rendevano in qualche modo simile al ponte di Brooklyn. Ciò che resta della strada è in bilico e mostra, come fossero i piatti di una bilanci, le auto e le vittime che scendono, mentre salgono tre grossi sacchi pieni di denaro. Il disegno è stato ripreso e modificato anche dal vignettista italiano Ghisberto.

La fake news della copertina

I casi precedenti

In molti ricordano vecchie copertine della rivista satirica, dedicate ad altre tragedie del nostro Paese. Prima fra tutte quella sul terremoto del centro Italia, che nell’agosto 2016 fece quasi 300 morti. Vittime che Charlie Hebdo paragonò a piatti tipici della tradizione culinaria del Belpaese: penne al pomodoro, penne gratinate e lasagne, ecco i piatti forti del menù “Sisma all’italiana”.

La copertina sul terremoto del Centro Italia

Non sono state risparmiate neppure le vittime della valanga a Rigopiano. I vignettisti di Charlie Hebdo hanno ritratto la morte che, sugli sci, annuncia macabra che “la neve è arrivata” e che “non ce ne sarà per tutti”.

La copertina dedicata a Rigopiano

“Per noi è un disegno dall’umorismo nero come ne abbiamo già fatti in passato, non è niente di straordinario”, si era difeso il personale del periodico davanti alla denuncia del Comune di Amatrice. “La morte rimane un tabù, ma a volte bisogna pur trasgredire”, aveva dichiarato a France Press il vignettista Riss, lo stesso che ha firmato la copertina dedicata a Genova.