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Prostituzione minorile: arrestate tre persone

Napoli

Tre persone sono state arrestate dai carabinieri di Avellino con l'accusa di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile.

Tre persone sono state arrestate dai carabinieri di Avellino con l’accusa di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura di Napoli, con gli arresti che sono avvenuti tra il capoluogo irpino ed alcuni comuni della provincia. Inoltre, i tre arrestati sono stati accusati di violazioni della legge “Merlin” sulla prostituzione. L’operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino è partita dalle prime ore di questa mattina.

Prostituzione minorile

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino sono impegnati dalle prime ore di questa mattina in una operazione che si sta svolgendo tra il capoluogo irpino ed alcuni comuni della provincia.

Gli agenti hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare personale a carico di tre persone. Questo provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli, con i tre arrestati che sono stati accusati di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile ai danni di alcune ragazzine minorenni del luogo.

Inoltre, sono stati anche accusati di violazioni della legge “Merlin” sulla prostituzione. Ovvero quella legge che che sancisce la regolamentazione della prostituzione, chiudendo le case di tolleranza e introducendo i reati di sfruttamento. In pratica la legge “Merlin” regola il fenomeno della prostituzione in Italia.

I fatti

Come già accennato in precedenza, tre persone sono finite in manette con accusa gravissime. Ovvero induzione e sfruttamento della prostituzione minorile. Le vittime sarebbero delle ragazzine giovanissime minorenni, residenti ad Avellino e in alcuni comuni della provincia.

Secondo le prime informazioni raccolte in questo momento, le indagini sono cominciate a partire dal maggio del 2016 e sono continuate fino a marzo di quest’anno. In particolare, una delle persone arrestate ha approfittato della gestione di un circolo ricreativo privato di Avellino, molto frequentato dagli studenti.

Entrando maggiormente nello specifico, questa persona attraverso una promessa di denaro ha convinto alcune ragazze (tutte studentesse minorenni) a prostituirsi. A quel punto, le ragazzine saltavano le lezioni di scuola e in diverse occasioni hanno avuto rapporti sessuali con lo stesso titolare del circolo ricreativo (un settantenne di Mercogliano) e con gli altri due individui finiti in manette (entrambi della provincia di Avellino, di ottantacinque e cinquanta anni).

Secondo la ricostruzione dei fatti, i rapporti sessuali avvenivano all’interno del circolo, in un luogo riservato solo al titolare e ai suoi “ospiti”. Ma non solo. Gli incontri si sono verificati anche in alcuni magazzini, sempre di proprietà di uno dei tre indagati.

Il denaro messo a disposizione delle minorenni in cambio di sesso variava da poche decine di euro a cifre decisamente più importanti, che potevano raggiungere anche i cento euro. L’indagato, inoltre, prometteva alle ragazzine anche un possibile aumento esponenziale dei loro guadagni nel momento in cui fossero diventate ancora più disponibili.

Oltre all’esecuzione delle misure cautelari, i carabinieri hanno effettuato anche delle numerose perquisizioni domiciliari e locali nei pressi dei luoghi in cui avvenivano i rapporti sessuali. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Avellino ha rivelato che probabilmente ci sono anche altri clienti coinvolti in questo giro di prostituzione minorile.