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Quarta ondata, Fondazione Gimbe: "É già iniziata, il Covid circola più di quanto pensiamo"

Gimbe quarta ondata

I vertici della Fondazione Gimbe hanno dichiarato che la quarta ondata in Italia è già iniziata: in aumento casi, ricoveri e decessi.

Il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta ha parlato a tutti gli effetti di una quarta ondata commentando la situazione epidemiologica italiana: l’incidenza dei casi sta aumentando ovunque secondo lui il virus circola più di quanto documentato dai nuovi casi identificati.

Gimbe sulla quarta ondata

Osservando i numeri riferiti alla settimana compresa tra 15 e 21 agosto, in tutte le Regioni eccetto il Molise l’elborazione della fondazione ha rilevato un incremento percentuale dei nuovi casi e in quaranta province l’incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti supera quota 50. In particolare tre capoluoghi hanno fatto registrare oltre 150 casi per 100.000 abitanti: si tratta di Caltanissetta (272), Cagliari (257) e Ragusa (193).

Gimbe sulla quarta ondata: “Contagi sottostimati”

Oltre ai nuovi casi, sono aumentati anche i soggetti attualmente positivi (70.310 conto 49.310), in isolamento domiciliare (68.510 contro 47.951), ricoverati sintomi (1.611 contro 1.194) e ospedalizzati in terapia intensiva (189 contro 165).

I nuovi casi, ha rilevato Cartabellotta, continuano a salire ma sono sottostimati a causa dell’insufficiente attività di testing e della mancata ripresa del tracciamento dei contatti, reso sempre più difficile dall’aumento dei positivi. Dopo 15 settimane di calo, sono tornati a salire anche i decessi: nell’ultima settimana ne sono emersi 111 con una media di 16 al giorno rispetto agli 11 della settimana precedente.

Gimbe sulla quarta ondata: i ricoveri

La responsabile della ricerca sui servizi sanitari della Fondazione Gimbe Renata Gili ha inoltre fatto il punto sui ricoveri. Dopo i primi segnali di risalita registrati la scorsa settimana, ha affermato, si conferma un lieve incremento delle ospedalizzazioni che documentano l’impatto ospedaliero dell’aumentata circolazione virale.

Complessivamente il numero di posti letto occupati da parte di pazienti Covid in area medica è in aumento. Anche quello delle terapie intensive. Per quanto riguarda gli ingressi giornalieri in rianimazione, essi continuano lentamente a crescere: la media mobile a 7 giorni è di 14 ingressi giornalieri rispetto ai 10 della settimana precedente.

Le percentuali di occupazione rimangono comunque molto basse a livello nazionale (4% in area medica e 5% nelle terapie intensive), con tutte le Regioni, ad accezione di Sardegna e Sicilia, che registrano valori nettamente inferiori al 15% per i reparti ordinari e al 10% per le rianimazioni (soglie da superare per passare dalla zona bianca a quella gialla).