> > Sepoltura Pantheon Vittorio Emanuele III:il no della Raggi

Sepoltura Pantheon Vittorio Emanuele III:il no della Raggi

Sepoltura Pantheon

Vittorio Emanuele non dovrà essere seppellito al Pantheon secondo la Raggi

Sepoltura Pantheon Vittorio Emanuele III: la Raggi dice no

Secondo il sindaco di Roma, il desiderio della famiglia Savoia è inopportuno, in quanto la monarchia non fa più parte del nostro paese. Tante persone hanno condiviso questa opinione, come per esempio il presidente del senato Grasso e il presidente della comunita ebraica di Roma.

Secondo loro la figura di Vittorio Emanuele III non può assolutamente essere in nessun modo rivalutata o revisionata, in quanto i suoi errori in tema di fascismo e di leggi razziali, non lo consentono, anche per non mancare di rispetto alle vittime.

Sepoltura Pantheon: reazione famiglia Savoia

Il dibattito sulla Sepoltura al Pantheon è iniziato quando la salma di Vittorio Emanuele III è arrivata in Italia. A prendere subito posizione è stato Vittorio Emanuele, figlio di Umberto II.

Egli ha innanzitutto espresso soddisfazione per il ritorno delle salme di Vittorio Emanuele III e della moglie Elena in Italia. Ma ci sono alcune cose che lo hanno amareggiato.

In primis si aspettava di essere informato subito da Maria Gabriella, sua sorella. La sua delusione è però dovuta soprattutto alla decisione di non concedere la Sepoltura al Pantheon.

Infatti egli ha detto alla stampa che riconosce gli errori di suo nonno per quanto riguarda alcune questioni storiche fondamentali e cioè le leggi razziali, il rapporto con il fascismo di Mussolini e la seconda guerra mondiale, ricordando anche la sua lettera di scuse, mandata nel 2002 al presidente della comunità ebraica.

Però è convinto che Vittorio Emanuele III debba avere Sepoltura Pantheon . Il suo desiderio è anche dovuta alla volontà del padre Umberto, che prima di morire, lo aveva pregato di impegnarsi a tal riguardo.

Secondo Vittorio Emanuele sia suo padre Umberto, che i suoi nonni, debbano stare al Pantheon, mentre quando morirà lui e i membri della famiglia Savoia che non hanno governato, dovrebbero essere portati a Superga.

Vittorio Emanuele III: breve storia

Il re Vittorio Emanuele III cominciò il suo regno quando aveva appena 31 anni, in seguito alla tragica morte del padre Umberto I, per mano dell’anarchico Gaetano Bresci.

Si sposò nel 1896 con Elena del Montenegro ed ebbe 5 figli. La sua storia come monarca fu molto complessa ma si caratterizzò per un grande errore.

Innanzitutto il fatto che sottovalutò la portata del fascismo, non credendo che sarebbe diventato una dittatura. Si fidò di Benito Mussolini, affidandogli il compito di guidare il governo esecutivo nel 1922.

Confermò la fiducia al Duce, anche quando il fascismo si stava indebolendo e lo sostenne in alcune decisioni scellerate come lo scioglimento di partiti e sindacati, la soppressione delle libertà individuali e collettive, l’avventura coloniale in Etiopia, l’alleanza con la Germania nazista, le leggi razziali, la dichiarazione di guerra alla Gran Bretagna e alla Francia.

La Sepoltura al Pantheon e il ritorno della sua salma in Italia e ha riaperto il dibattito nel nostro paese sul periodo del fascismo, che sicuramente rappresenta uno dei momenti più complessi e contraddittori della storia del nostro paese.