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Ricoverata dopo Astrazeneca, 34enne con trombi e piastrine basse all'ospedale di Genova

ricoverata dopo Astrazeneca Genova

Ancora problemi con Astrazeneca: succede a Genova, dove una donna è stata ricoverata dopo il vaccino. La 34enne ha trombi e piastrine basse.

Dopo il caso della 18enne ricoverata a causa di una trombosi successiva al vaccino Astrazeneca, da Genova arriva un’altra notizia preoccupante: una donna di 34 anni è stata ricoverata a causa di trombi e piastrine basse. La donna, originaria di Savona, si è recata all’ospedale San Martino di Genova avvertendo un forte mal di testa. Il 27 maggio aveva ricevuto la prima dose di Astrazenca.

Ricoverata dopo il vaccino Astrazeneca al San Martino di Genova

Il professor Matteo Bassetti suggeriva di evitare la psicosi collettiva, ma i problemi registrati con il vaccino Astrazeneca preoccupano molti cittadini.

Lo conferma quanto successo a Genova a una donna di 34 anni, la quale si è recata al San Martino dopo aver avvertito un forte mal di testa. La Regione Liguria ha fatto sapere che al suo arrivo in pronto soccorso la donna presentava un basso livello di piastrine nel sangue ed è stata sottoposta a fibrinolisi di alcuni trombi presenti nella parte venosa del circolo epatico.

Molti temono che il problema sia una conseguenza del vaccino Astrazeneca, che era stato somministrato alla donna solo una decina di giorni prima. Fortunatamente, stando a quanto reso noto dall’ospedale genovese, la paziente è “cosciente e perfettamente collaborante”.

Ricoverata dopo Astrazeneca a Genova, le condizioni della donna

Attualmente la donna è ricoverata in terapia intensiva in respiro spontaneo. Gli specialisti del Policlinico, infatti, hanno preferito tenere monitorate le condizioni della paziente, in partcolare considerando il basso livello ematico di piastrine nel sangue.

La 34enne è sottoposta a una terapia anticoaugulante e dovrà eseguire altre indagini angiografiche precauzionali del circolo cerebrale.

Ricoverata dopo vaccino Astrazeneca: secondo caso sospetto a Genova

Quanto accaduto alla paziente originaria di Savona è il secondo caso sospetto registrato a Genova nelle ultime settimane. Solo pochi giorni prima, infatti, una 18enne è stata operata per la riduzione della pressione cranica conseguente a un’emorragia avuta in seguito a una trombosi. Il 25 maggio la ragazza aveva partecipato a un open day di Astrazeneca. Il quadro clinico della giovane è ancora “molto grave”, ma le sue condizioni sono “stabili”. L’episodio ha riacceso le polemiche. Anche all’interno della comunità scientifica non mancano i dubbi sulla somministrazione di Astrazeneca ai più giovani. L’Aifa, infatti, lo ha raccomandato agli over 60.

Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità, ha dichiarto: “Vi è in queste ore un’attenzione suprema per cogliere tutti i segnali che possono allertare su eventuali effetti collaterali che portino a considerare dei cambiamenti di indicazione. Il vaccino di Astrazeneca è già preferenzialmente raccomandato per i soggetti sopra i 60 anni di età”. Per Locatelli, la riflessione va fatta “anche alla luce del mutato contesto epidemiologico”.