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"Rimborso Enel 85 euro": è una truffa, non è Enel a inviarlo

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In molti stanno ricevendo un messaggio di posta per un presunto rimborso non riscosso dall'Enel. Badate bene: è una truffa

Occhio alle truffe, soprattutto per le persone più anziane o poco esperte dell’online. Recentemente in molti hanno segnalato una mail sospetta ricevuta dall’Enel. Tuttavia, non è Enel il reale mittente. Sono parecchie le persone che stanno ricevendo un messaggio di posta per un presunto rimborso non riscosso. Per ottenerlo bisogna inserire i dati della propria carta di credito in un sito creato ad hoc: è il solito tentativo di phishing, una truffa a tutti gli effetti.

Nuova truffa firmata Enel

Una nuova fregatura nella posta in arrivo. Qualche settimana fa era accaduto ai clienti di Unicredit. Ora tocca a quelli di Enel. L’esca usata è la più efficace di tutte. L’obiettivo è accedere ai soldi e al conto corrente dei destinatari. Molti, ingenuamente, accettano le richieste. Ma un dato di troppo può costare un patrimonio.

In questi giorni, infatti, diverse persone stanno ricevendo un messaggio email-truffa. L’indirizzo mittente ricorda quello della vera Enel e una grafica ne riproduce fedelmente il logo. Il messaggio avvisa la vittima di un presunto rimborso non riscosso da 85 euro che sta per scadere.

Per riavere questo denaro la vittima deve cliccare su un link che porta a un sito esterno. Quest’ultimo chiederà di inserire i propri dati personali e quelli della propria carta di credito. A molti potrà sembrare strano, tuttavia anche questo portale web è costruito in modo da somigliare il più possibile a quello ufficiale di Enel. Accedendovi però, si consegnano queste informazioni a dei truffatori che potranno usufruire dei soldi delle vittime, svuotando loro il conto corrente personale.

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Gli avvertimenti

È stata la stessa Enel a mettere in guardia dal raggiro. Dai vertici della società, infatti, hanno fatto sapere che “né il Gruppo Enel né società incaricate hanno inviato mail che informano il cliente di un credito da riscuotere per la sua fornitura e che invitano a collegarsi al link presente nella mail”.

Hanno messo tutti in guardia, ricordando un utile consiglio: “Le procedure aziendali non prevedono in alcun caso la richiesta di fornire o verificare dati bancari e/o codici personali attraverso link esterni”.

Il consiglio è quello di non cliccare sul link. Assolutamente non sono mai da inserire i dati della propria carta di credito, prepagata o account PayPal. Il gruppo italiano ha precisato che, chi avesse dubbi sull’autenticità di una richiesta, può rivolgersi al numero verde 800.900.860. In alternativa, è possibile recarsi in un punto vendita.

E’ fondamentale ribadire che se si ritiene di aver ricevuto una mail sospetta, è bene non cliccare i link presenti all’interno dei testi né aprire o scaricare gli allegati. In seguito a segnalazioni di email dal contenuto ingannevole Enel, che è continuamente in contatto con le autorità competenti, ha richiesto la chiusura dei siti malevoli e avviato tutte le azioni necessarie per la tutela dei clienti e delle società del Gruppo.

I consigli di Enel

L’azienda elettrica ha elaborato un vademecum per difendersi dalle richieste di impostori. Da anni alcuni truffatori tentano di raggirare i cittadini spacciandosi per agenti di Enel.

L’azienda ha così riferito alcuni semplici accorgimenti che possono risultare decisivi per proteggersi da eventuali impostori. Nel caso in cui qualcuno suoni alla nostra porta presentandosi a nome di Enel, è fondamentale pretendere l’esibizione del tesserino di riconoscimento. Ne sono in possesso tutti gli addetti commerciali di Enel Energia, la società del Gruppo che opera nel mercato libero dell’elettricità e del gas, e tutti i tecnici di e-distribuzione, la società appartenente al medesimo gruppo e che si occupa di gestire la rete elettrica. Nessuna forma di riscossione o restituzione di denaro viene effettuata a domicilio: in caso di richiesta di soldi bisogna rifiutare e contattare le autorità. A ribadirlo sono stati gli stessi vertici della società.

Può capitare che il tentativo di truffa venga effettuato al telefono. Se la voce del presunto operatore dice di chiamare per conto di una delle società di Enel, per non correre rischi è bene richiedere all’interlocutore il nome e il codice identificativo o matricola. Sul sito della società sono riportati con grande attenzione tutti i loro recapiti telefonici: tutti gli altri sono falsi.

Un altro espediente di raggiro è costituito dalle email con contenuto ingannevole, come nel caso precedentemente riportato. Questi messaggi vengono inviati da un indirizzo che solo all’apparenza è riferito a una società del gruppo. Potrebbe capitare (e a molti purtroppo è già capitato) di ricevere una finta bolletta ed essere invitati a regolarizzare i conti. Oppure a scaricare un allegato cliccando alcuni link. In realtà, simili collegamenti dirottano il destinatario verso pagine web in cui ci viene chiesto di inserire nostri dati personali. Altre volte viene chiesto di scaricare allegati che contengono un virus informatico che blocca il contenuto del pc. L’obiettivo è chiedere poi un riscatto per ottenere lo sblocco del pc e la decifratura dei dati.