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Roberto Cingolani, ministro per la Transizione ecologica: "Siamo in un'economia di guerra"

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Roberto Cingolani, ministro per la Transizione ecologica, sulla carenza di gas: " I punti fondamentali sono i prossimi 6-8 mesi".

Il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, è intervenuto al Festival Città Impresa dicendo che ci troviamo “in un’economia di guerra”.

Roberto Cingolani al Festival Città Impresa di Vicenza

Il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha presenziato al Festival Città Impresa che si è tenuto a Vicenza negli scorsi giorni, e nel suo intervento ha parlato soprattutto della situazione energetica attuale.

In particolare, ha parlato della carenza di gas che tutta Europa sta vivendo a causa del conflitto che imperversa ormai da quasi due mesi tra Russa e Ucraina. Lo stesso Cingolani ha detto che ci troviamo «in un’economia di guerra».

Le manovre per garantire il gas in futuro

«Il rigassificatore lo piazzeremo nel posto che ci permetterà di fare più in fretta. Che sia nel Tirreno o nell’Adriatico, si è parlato dell’area di Piombino e di quella di Ravenna. Si tratta di una scelta meramente tecnica alla quale stiamo già provvedendo. Nel primo semestre del 2023 dovrà essere al lavoro».

Così ha concluso il ministro, ponendo poi l’accento sugli errori fatti in passato per quanto riguarda la gestione e l’approvigionamento energetico:

«Nel 2001 il 25% del gas era prodotto in Italia, nel 2021 siamo arrivati al 3%. Abbiamo ridotto la produzione, ma non è servito a nulla: l’abbiamo sostituito con il gas importato. Non solo non abbiamo decarbonizzato nulla, ma abbiamo avuto un impatto maggiore sull’ambiente per il trasporto, abbiamo finanziato altri Paesi e abbiamo indebolito le imprese. […] Abbiamo garantito 25 miliardi di metri cubi di gas, ma ci vorrà un po’ per far partire queste forniture. Dal 2024 in poi si raggiungerà il valore di regime. I punti fondamentali sono i prossimi 6-8 mesi. Dovesse esserci uno stop di fornitura russa ora, in tempi brevi, sarebbe un problema per il prossimo inverno».