Per il 17enne che uccise Michelle Causo, nel quartire Rimavalle a Roma, è stato chiesto il giudizio immediato. Per la morte della giovane, all’imputato viene contestato l’omicidio aggravato dalla premeditazione, l’occultamento e il villipendio di cadavere. Il gip del Tribunale per i minorenni ha accolto la richiesta del pm, fissando il processo al 6 febbraio.
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Il cadavere era chiuso in un sacco nero
Il cadavere della ragazza, anche lei 17enne, era chiuso in un sacco nero e dentro un carrello della spesa, accanto a dei cassonetti dei rifiuti di via Stefano Borgia. “Ho visto quel ragazzo scendere con un carrello e un bustone nero dei rifiuti da cui cola del liquido, si sente anche un odore forte“, sono state le parole di un passante che ha avvisato i soccorsi.
Giudizio immediato
La richiesta del giudizio immediato, da parte del pubblico ministero, è stata accoltta dal gip. Il giudice ha così ravvisato le condizioni per il rito immediato, ossia l’evidenza della prova a suo carico e l’interrogatorio in cui emerge l’evidenza della prova. All’imputato viene contestato l‘omicidio aggravato dalla premeditazione, l’occultamento e il villipendio di cadavere.
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