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Salernitana-Lo Monaco: si può fare. Anche con Lotito

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C’eravamo tanto amati. Con una richiesta di deroga alla lingua italiana perché l’uso dell’imperfetto dovrebbe essere limitato ad un’azione conclusa da poco, ed i cui effetti sono ancora tangibili nel presente. Ed invece il solido rapporto di lavoro tra Pietro Lo Monaco e Nino Pulvirenti, ...

Lo Monaco

C’eravamo tanto amati. Con una richiesta di deroga alla lingua italiana perché l’uso dell’imperfetto dovrebbe essere limitato ad un’azione conclusa da poco, ed i cui effetti sono ancora tangibili nel presente. Ed invece il solido rapporto di lavoro tra Pietro Lo Monaco e Nino Pulvirenti, terminato oggi con le dimissioni dell’amministratore delegato factotum (che comunque proseguirà le operazioni di mercato intraprese) annunciate in una conferenza stampa improvvisata, si trascinava da tempo tra tensioni ed incomprensioni che vanno ben al di là della miccia legata all’interessamento di Lo Monaco per la nuova Salernitana, non gradito dal presidente. Eppure la fine della storia sta portando con sé strascichi degni di un classico amore infranto: le parti si accusano a vicenda rivangando il passato e soprattutto provano a far credere all’interlocutore che d’ora in poi la vita proseguirà meglio di prima. “Se Pulvirenti afferma di non sapere nulla del mio interessamento per la Salernitana dice una cosa non vera: lo avevo informato. Evidentemente dimentica dieci proficui anni di lavoro durante i quali di fatto le funzioni di presidente le ho svolte io. La società è sempre stata una sola, se il presidente voleva più spazio bastava chiederlo. Non sono un accentratore, ho sempre lavorato nell’interesse del club”.

Stoccata. A cui Pulvirenti risponde prontamente: “Speravo che prima di presentarsi in conferenza stampa Lo Monaco si presentasse da me. Ha fatto tutto da solo”. Storia finita con tanto di scenate di gelosia. Sì perché dietro alla decisione del bravo dirigente campano di abbandonare un giocattolo che proprio lui aveva in massima parte contribuito a creare potrebbe esserci l’altra: una creatura che, seppur appena nata pare già capace di emanare un irresistibile charme. La Salernitana. Nonostante proprio oggi il compito di ricostruire la società granata sia stato affidato alla coppia Mezzaroma-Lotito il nome di Lo Monaco nelle vesti di direttore generale infatti ricorre insistentemente nei tam tam di mercato per fare del nuovo progetto qualcosa di molto solido ed estremamente affidabile, da subito.

I rapporti tra Lotito e Lo Monaco sono buoni da tempo ed in fondo la situazione che si sta venendo a creare è di quelle che piacciono molto al dirigente: ricreare dal nulla un progetto sportivo sfruttando la sua storica rete di osservatori e la sua capacità di ottenere risultati inversamente proporzionali ai denari investiti. L’entusiasmo ed il calore della piazza ci sono, il resto verrà da sé. Perché quando si chiude una porta…