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La metà degli italiani durante il lockdown ha sofferto di depressione

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Il 50% degli italiani durante il lockdown da coronavirus ha sofferto di ansia e depressione. Incidenza sulle donne e nelle zone rosse della penisola.

Il 50% degli italiani ha sofferto di depressione durante la quarantena da coronavirus. Più della metà ha riportato conseguenze importanti sullo stato psicologico dopo il confinamento in casa.

Post lockdown, italiani soffrono di depressione

Secondo uno studio condotto dal team di Maurizio Bonati, capo del Dipartimento di salute pubblica dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Irccs di Milano, il 50% degli italiani ha sofferto di depressione nel lockdown. In particolare, il disagio è crescente nelle zone adiacenti a quella rossa.

Il test sugli italiani

Dal 6 al 20 aprile è stato messo online un questionario con 48 domande. Precedentemente al test sono stati raccolti dati demografici ed informazioni sui sintomi fisici dei 14 giorni precedenti alla compilazione. L’aspetto psicologico è stato valutato dal “Covid-19 Peritraumatic Distress Index’ (Cpdi)”, sia in Italia che in altre nazioni.

Secondo la ricerca, su 35.011 adulti che hanno partecipato, 20,158 (59,1%) hanno completato il questionario. Di questi, 11.910 in Lombardia.

Il risultato è che10.540 partecipanti (52,6%) hanno riportato un impatto psicologico nel corso del periodo di quarantena – dichiarano dal Mario Negri – Più specificamente, 8.897 (44,1%) hanno riportato un impatto psicologico lieve o moderato e 1.081 (5,3%) hanno riportato un impatto grave. Per quanto riguarda il tipo di disagio psicologico, 2.003 (9,9%) hanno riportato sintomi depressivi di moderata-grave entità; 1.131 (5,6%) sintomi moderati-gravi di ansia, e 2.802 (4,0%) sintomi fisici di moderata-grave intensità. 10.540 partecipanti (52,6%) hanno riportato un impatto psicologico nel corso del periodo di quarantena. Più specificamente, 8.897 (44,1%) hanno riportato un impatto psicologico lieve o moderato e 1.081 (5,3%) hanno riportato un impatto grave. Per quanto riguarda il tipo di disagio psicologico, 2.003 (9,9%) hanno riportato sintomi depressivi di moderata-grave entità; 1.131 (5,6%) sintomi moderati-gravi di ansia, e 2.802 (4,0%) sintomi fisici di moderata-grave intensità”.

Incidenza sulle donne

Come spiegano dal Mario Negri “l’analisi multivariata dopo gli aggiustamenti ha mostrato che l’intensità dei disturbi era associata al genere (femminile), al primo-secondo livello di istruzione, alla condizione di disoccupato, al vivere in ristrettezze abitative (in una casa di 2 camere o meno), all’aver avuto nuovi problemi di salute e al non essere uscito di casa la settimana precedente”.

In particolare, si è evidenziato che la regione Lombardia è quella che ha sofferto di più il virus rispetto a tutta l’Italia che a tutto il mondo. C’è una “una correlazione negativa tra il disturbo psicologico e la distanza dal luogo di residenza da una zona rossa (Nembro-Alzano): più distanti, meno sofferenza. Una maggiore prevalenza di distress psicologico è stata rilevata fino a 25 chilometri dalla zona rossa, in particolare di grave sofferenza fino a 15 km”.

Il 30% degli intervistati era maschio ed il 69,9% femmina. Per quanto riguarda l’età, il 55,9% aveva tra i 18-50 anni ed un livello di istruzione terziaria. Il 69,5% erano lavoratori, l’84,1% viveva in case con 3 o più camere durante la quarantena e il 13,7% viveva da solo. Inoltre, il 90,8% non aveva avuto problemi di salute nei 14 giorni prima dell’intervista ed il 63,9% era uscito di casa per fare una commissione nella settimana precedente.