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Coronavirus, tocilizumab abbatte mortalità e ricorso a ventilazione

tocilizumab

Un nuovo studio condotto da scienziati italiani su pazienti con Coronavirus ha confermato l'efficacia del tocilizumab.

Un nuovo studio condotto da scienziati italiani su pazienti con Coronavirus ha confermato l’efficacia dell’anticorpo monoclonale tocilizumab. In particolare sembra che aiuti ad abbattere la mortalità e il ricorso alla ventilazione.

Il tocilizumab e il coronavirus

Tra i farmaci che al momento sembrano essere in grado di offrire un valido aiuto contro il coronavirus si annovera il tocilizumab. Quest’ultimo è un antiinfiammatorio e immunosoppressore utilizzato per contrastare patologie autoimmuni alla stregua dell’artrite idiopatica giovanile, dell’artrite reumatoide e di altre sindromi in grado di provocare la cosiddetta “tempesta di citochine”. Quest’ultima , ricordiamo, è una delle complicazioni più diffuse e pericolose conseguenti il coronavirus e proprio per questo motivo si continuano a fare esperimenti con farmaci che aiutano a contrastare proprio tale reazione.

Ebbene, in base ad alcuni recenti studi il tocilizumab ha dimostrato una certa efficacia e a quanto pare si rivelerebbe molto utile nella prevenzione al ricorso della ventilazione meccanica e in generale nella mortalità. Tale studio è stato condotto da un team di ricerca italiano guidato da scienziati dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che hanno collaborato con i colleghi dell’Università di Bologna, dell’Azienda USL-IRCCS di Reggio Emilia, dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena e dello University College di Londra. Gli scienziati sono giunti a tali conclusioni dopo aver svolto uno studio di coorte retrospettivo e osservazionale su un totale di 1.351 pazienti, parte dei quali ricoverati a Bologna tra il 21 febbraio e il 24 marzo e in parte a Modena tra il 21 febbraio e il 30 aprile.

Le dichiarazioni del professore Enrico Bucci

A commentare i risultati di tale studio il professor Enrico Bucci, docente presso il Dipartimento di Biochimica e Biologia molecolare della Temple University di Philadelphia, che su Facebook ha scritto: “Uno studio retrospettivo tutto italiano, fatto veramente bene dal punto di vista del trattamento dei fattori confondenti e dei controlli ha trovato che in un gruppo di 541 pazienti con sintomi severi di polmonite Covid, di cui 316 trattati con il farmaco in aggiunta alle cure standard, si osserva che i morti si riducono a un terzo e che il rischio composto di entrare in ventilazione assistita o morire si riduce enormemente”.


Per poi aggiungere: “Questo è il potere degli studi fatti bene in cui gli effetti confondenti sono trattati e il potere statistico del campione è sufficiente. Non avevamo nulla, oggi abbiamo un’arma in più”. A questo punto, quindi, non resta che attendere eventuali ulteriori conferme o smentite in merito all’efficacia del tocilizumab.