> > Coronavirus: chi viola le norme potrebbe avere l'ansia depressiva reattiva

Coronavirus: chi viola le norme potrebbe avere l'ansia depressiva reattiva

test sierologici lazio romania

Chi viola le norme anti coronavirus potrebbe avere l'ansia depressiva reattiva, un disturbo che porta ad alzare l'umore fino a negare la realtà.

La psichiatra Adelia Lucattini ha lanciato l’allarme su un disturbo indotto dal coronavirus e riscontrabile in tutti quei cittadini che evitano le precauzioni anti contagio e violano le disposizioni andando in giro senza mascherina e non rispettando il distanziamento: si tratterebbe di un’ansia depressiva reattiva, ovvero una sorta di risposta alla paura che porta un’inversione del tono dell’umore che si alza troppo fino a negare la realtà.

Coronavirus: cos’è l’ansia depressiva reattiva

Le prime riaperture della seconda fase, ha spiegato, hanno causato una serie di disturbi da ansia pura esplosa con attacchi di panico, agorafobia o claustrofobia, regrediti in breve con il ritorno all’aria aperta e alle abitudini quotidiane. Ora invece nella fase 3 è l’ansia a fare da padrona e a colpire le persone in due modalità differenti. O a prendere precauzioni eccessive, dalla mascherina fissa dall’assenza di contatti interpersonali. O a non prenderne affatto.

Le persone più colpite dall’ansia depressiva reattiva sono i giovani under 18 e quelli tra 26 e 37 anni. Secondo la Lucattini non infrangerebbero le regole per irresponsabilità bensì come reazione ad un lockdown prolungato. Una fascia di età non particolarmente fragile ma che rischia di contagiare amici e familiari. Per ovviare a questo disturbo, che può portare con sé anche la mancanza di sonno o disturbi legati all’alimentazione, si può ricorrere a una psicoterapia cosiddetta focale. Vale a dire composta da 12 incontri in cui si lavora su un tema specifico, vale a dire gli effetti delle restrizioni imposte dall’emergenza coronavirus.

Utile sarebbe anche la combinazione di diversi fattori, compresa l’assunzione di farmaci tradizionali e fitoterapici, integratori nutraceutici e la pratica di alcune discipline fisiche come Yoga o Pilates.