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Varianti Covid, la circolare del Ministero: "Monitorare l’efficacia dei test rapidi"

Varianti covid

Il Ministero della Salute ha rilasciato una circolare che spiega l’esigenza di monitorare l’efficacia dei test rapidi rispetto alle varianti Covid.

Il Ministero della Salute italiana ha pubblicato una circolare che analizza il tema dell’efficacia dei test rapidi in relazioni ai casi di positività scaturiti dalle infezioni provocate dalle varianti del coronavirus in circolazione (come la “supervariante” inglese individuata a Napoli e la “scozzese” in Lombardia) e del pericolo di falsi positivi.

Varianti Covid ed efficacia dei test rapidi

In Italia, il Ministero della Salute si sta attivando per individuare e arginare in modo tempestivo il dilagare dei contagi attribuibili alle varianti del SARS-CoV-2. In questo contesto, è stata rilasciata una circolare, distribuita tramite il sito internet ufficiale del Ministero, che esamina il ruolo dei test rapidi, al fine di «monitorare l’efficacia dei test antigenici, i cosiddetti tamponi rapidi ormai di larghissimo utilizzo, nel rilevare l’infezione da Covid con le nuove varianti virali».

La circolare, nello specifico, si premura di comunicare ai cittadini quanto segue: «Alla luce dei risultati disponibili nella letteratura scientifica appare chiaro che, pur considerando l’elevata specificità dei test antigenici, i campioni positivi a tali test in contesti a bassa prevalenza necessitano di conferma con un test molecolare o, in caso di mancata disponibilità di tali test molecolari, con un test antigenico differente, per eliminare la possibilità di risultati falsi positivi. Le nuove varianti, dalla cosiddetta variante Uk alla variante brasiliana, che presentano diverse mutazioni nella proteina spike(S), non dovrebbero in teoria causare problemi ai test antigenici, in quanto questi rilevano la proteina N. È da tenere però presente che anche per la proteina N stanno emergendo mutazioni che devono essere attentamente monitorate per valutare la possibile influenza sui test antigenici che la usino come bersaglio».

Ricollegandosi, poi, a una precedente circolare diffusa per normare e autorizzare l’impiego dei tamponi antigenici, il Ministero della Salute ha spiegato: «Si è osservata un’evoluzione dei test, nonché un cambiamento nella situazione epidemiologica dovuta alla circolazione di nuove varianti virali, che non possono non essere prese in considerazione. L’uso dei test molecolari basati su una combinazione di geni virali target che comprende il gene S, può essere di ausilio per lo screening della variante Voc 202012/01 (comunemente indicata variante UK), poiché alcuni test utilizzati correntemente rappresentano un’indicazione per il successivo sequenziamento».