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Sciopero 17 novembre, Salvini contro Cgil e Uil: “Se non viene ridotto entro mezzanotte, precetterò”

sciopero 17 novembre

Si avvicina lo sciopero di venerdì 17 novembre 2023: tutto quello che c’è da sapere sulla mobilitazione finita nel mirino delle polemiche.

Mancano ormai pochi giorni allo sciopero proclamato da Cgil e Uil per venerdì 17 novembre: ecco tutto quello che c’è da sapere sulla mobilitazione finita nel mirino delle polemiche. Contro l’iniziativa, infatti, si è nuovamente scagliato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. A bocciare la protesta, inoltre, è stato anche il Garante per gli scioperi.

Sciopero 17 novembre: tutto quello che c’è da sapere. Salvini: “Pronto a precettare”

“Se entro oggi a mezzanotte i sindacati non torneranno nell’ambito della legge e del buon senso, onore e onere di un ministro, io garantisco il diritto allo sciopero ma se serve precettare precetterò per non mettere in ginocchio un intero Paese”, ha tuonato Salvini, che ha incalzato i sindacati agitando lo spauracchio della precettazione.

In questo contesto, il Mit ha scritto alle sigle sindacali, invitandole a rivalutare la propria posizione, soprattutto tenendo conto delle recenti indicazioni fornite dal Garante, e auspicando “il rispetto delle regole e del buonsenso”.

Sulla questione, è intervenuto anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha osservato: “I sindacati hanno la totale legittimità a scioperare, però dire che questo sia un governo che non ha a cura gli interessi dei lavoratori dipendenti, questa critica proprio no: l’unica parte espansiva della manovra è proprio questa”.

Il parere della Commissione di garanzia per lo Sciopero

Intanto, nella giornata di lunedì 13 novembre, la Commissione di garanzia per lo Sciopero ha sottolineato che la manifestazione non può essere considerata uno “sciopero generale”, contrariamente a quanto annunciato da Cgil e Uil. La Commissione, inoltre, ha anche chiesto di rimodulare lo stop per quanto concerne alcuni settori come quello del trasporto aereo, dell’igiene ambientale, dei vigili del fuoco, del trasporto pubblico locale, ferroviario e merci. La richiesta, tuttavia, si è scontrata con l’indisponibilità delle forze sindacali che hanno confermato la mobilitazione ad eccezione del traporto aereo e hanno acconsentito a ridurre dalle 09:00 alle 13:00 del 17 novembre il periodo di astensione del personale del 115.

Sciopero 17 novembre: la reazione di Cgil e Uil

Landini: “Il Garante mette in discussione un diritto”

L’interpretazione del Garante per gli scioperi secondo la quale quello del 17 novembre “non è uno sciopero generale” è stata contestata dal segretario della Cgil Maurizio Landini. Ai microfoni di Radio24, il sindacalista ha osservato che la Commissione “mette in discussione un diritto” ed è “utilizzata dal ministro Salvini in modo strumentale”.

Landini ha anche attaccato il segretario della Lega, accusandolo di non avere rispetto “per i lavoratori e le lavoratrici che scioperando ci rimettono dei soldi e lo stanno facendo per migliorare questo Paese”.

Tornando alla Commissione di garanzia, invece, il segretario generale della Cgil la considera colpevole di “una forzatura politica che mette in discussione il diritto di sciopero”. 

Bombardieri (Uil): “Confermata la mobilitazione”

Ricalcando la posizione di Landini, il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri ha garantito che i sindacati non hanno “alcuna intenzione di rispettare i divieti” del Garante, considerato filogovernativo. Per Bombardieri, le posizioni della Commissione di garanzia “sono degli indirizzi, delle indicazioni che la Commissione dà, e che se noi non rispettiamo probabilmente i nostri comportamenti saranno sanzionati ma noi andiamo avanti, sul diritto allo sciopero non siamo disponibili a farci intimorire da nessuno”.

Il segretario della Uil, poi, ha chiesto che l’attenzione dei cittadini si sposti dalla querelle sindacati-Garante-Governo al contenuto della Legge di Bilancio, facendo particolare attenzione al nodo delle pensioni.

“Salvini dovrebbe spiegarci che cosa succede nella Manovra sulle pensioni: rispetto alle dichiarazioni che ha fatto prima della campagna elettorale ogni quali sono le decisioni assunte dal suo collega di partito, dal suo collega ministro dell’Economia rispetto alla possibilità di andare in pensione”, ha asserito Bombardieri.

Le opposizioni appoggiano i sindacati e lo sciopero del 17 novembre

Se il Governo osteggia la mossa dei sindacati, le opposizioni si stanno stringendo compatte intorno all’ormai imminente sciopero del 17 novembre. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha affermato che “Meloni umilia i lavoratori calpestando i loro diritti di sciopero” mentre il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha dichiarato di condividere “completamente” le motivazioni che hanno dato origine allo sciopero.

Il prossimo venerdì, salvo cambiamenti dell’ultimo minuti, si terrà lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil. La protesta prevede l’astensione dal lavoro di 8 ore di tutti i lavorati delle regioni del Centro e lo stop su tutto il territorio nazionale di trasporti e pubblico impiego, inclusa la scuola. Contestualmente, in piazza del Popolo a Roma, si terrà una manifestazione.

Nelle prossime settimane, poi, sono già state indicate altre quattro date di scioperi generali. Lunedì 20 novembre la protesta si sposterà in Sicilia, venerdì 24 novembre sarà il turno delle regioni del Nord; lunedì 27 novembre toccherà alla Sardegna; mentre venerdì 1° dicembre sciopereranno le regioni del Sud.