> > Sciopero infermieri: adesione 80%. Saltati molti interventi

Sciopero infermieri: adesione 80%. Saltati molti interventi

sciopero infermieri

Sciopero infermieri, in moltissimi ospedali si è registrato il blocco nelle sale operatorie, dove solo gli interventi urgenti sono stati fatti

Uno sciopero infermieri nazionale ha pesantemente caratterizzato la giornata di oggi 23 febbraio. La protesta ha avuto molto successo, circa l’80% ha aderito. Sono molti gli interventi saltati. Ovviamente, gli interventi più gravi ed urgenti sono stati effettuati normalmente. A Roma ha avuto luogo un corteo don ben 1500 partecipanti. Si parla di stipendi troppo bassi, tanti doveri e pochi diritti. Nel frattempo, è stata siglata la preintesa per il rinnovo del contratto del comparto sanità. Sarebbe previsto un aumento medio dei pagamenti di 85 euro mensili.

Sciopero infermieri

La protesta è ingente, la partecipazione allo sciopero infermieri è elevatissima. Presso la struttura San Martino di Genova ben sette sale operatorie sono state chiuse. Molti pazienti nei reparti si domandano e chiedono il perché gli ambulatori sono ancora chiusi. I prefetti sono in azione in più centri del sud Italia. Nessuno si aspettava un’adesione così importante, che tocca l’importante cifra dell’80%. Gli infermieri protestano dopo un’attesa di oltre nove anni di blocco contrattuale. Ci si lamenta di retribuzioni risicate, indennità ferme, disagio e condizioni di lavoro non sostenibili.

Secondo le stime, arriverebbero a circa 150-200mila gli infermieri che hanno aderito allo sciopero nazionale, che è stato proclamato dai sindacati Nursing-up e Nursind. Antonio De Palma, presidente Nursing-up Antonio De Palma, ha affermato che in moltissimi ospedali si registra il blocco delle sale operatorie. Oltre 65mila procedure assistenziali saltate ed interventi chirurgici sospesi ad esclusione delle urgenze. “Ha incrociato le braccia circa l’80% degli infermieri”.

sciopero infermieri

Corteo a Roma

Nel frattempo, ha avuto luogo un corteo a Roma. Circa 1500 persone che hanno aderito allo sciopero infermieri chiede “Più rispetto” in Piazza Santi Apostoli a Roma. La folla non si è fatta intimorire dalla pioggia e dal freddo. Chi ha partecipato ha gridato slogan e chiesto più rispetto per la professione. Sugli striscioni esposti nella manifestazione si potevano leggere frasi come “Ora basta, meritiamo rispetto!” e “Stipendi bassi, pochi diritti e tanti doveri. Basta!”. Antonio De Palma ha dichiarato: “Ai sindacati confederali che hanno tanta fretta di chiudere questo contratto al ribasso diciamo che questo contratto è un passo verso il baratro e contro i lavoratori. Se firmeranno, saranno complici della morte della sanità. Noi a questo scempio per fini elettorali non presteremo il fianco”.
I responsabili sindacali hanno letto quindi diversi articoli della Costituzione. In particolare, è stata posta l’attenzione sull’articolo 36, che riguarda il diritto dei lavoratori ad una retribuzione più proporzionata.

Trattativa

Nel frattempo, è stato siglato un preaccordo per il rinnovo del contratto del comparto sanità. Questo offrirebbe un aumento medio delle retribuzioni di 85 euro mensili. Hanno diffuso questa notizia Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, ed il sindacato Fp-Cgil. Bonaccini afferma che, passo dopo passo, si va avanti e dopo lo sblocco del contratto delle funzioni locali arriva ora il via libera ad un contratto che interessa 540mila lavoratori, fra infermieri, operatori sanitari e amministrativi del Ssn.