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Scomparsa di Kata a Firenze: nuovi sopralluoghi nell'ex hotel dove viveva

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Dopo otto giorni di ricerche senza esito, previsti nuovi sopralluoghi nell'ex hotel dove è scomparsa la piccola Kata.

Sono passati otto giorni dalla scomparsa della piccola Kata e le indagini vanno avanti senza sosta. Previsti nuovi sopralluoghi nell’ex hotel di Firenze dove viveva la piccola.

Scomparsa di Kata a Firenze: nuovi sopralluoghi nell’ex hotel dove viveva

Lo scorso sabato Katherine Alvarez si è presentata dai carabinieri di Santa Maria Novella per presentare una denuncia di scomparsa di sua figlia. Rientrando all’ex hotel Astor, struttura occupata alla periferia nord di Firenze, non ha trovato sua figlia. Da quel momento è iniziato il giallo della scomparsa della piccola Kataleya Mia Alvarez, chiamata Kata, di soli cinque anni. Le ricerche sono culminate nello sgombero dell’intero immobile. La struttura ospitava più di cinquanta occupanti di diverse etnie, diciassette famiglie, diciannove minori di cui si è preso carico il Comune di Firenze.

Il provvedimento del tribunale, richiesto a gran voce dagli abitanti del quartiere, metterà in ordine una situazione che negli ultimi mesi era diventata insostenibile, con diversi interventi delle forze dell’ordine. Sono iniziati i nuovi sopralluoghi dei carabinieri, più approfonditi di quelli precedenti. All’ispezione partecipano anche due tecnici inviati dal Gis, ovvero il Gruppo d’intervento speciale, dei Carabinieri. Presente anche il personale Sis, la scientifica.

L’ex comandante del Ris come consulente dei genitori: le ipotesi

Gli avvocati Sharon Matteoni e Filippo Zanasi, legali dei genitori di Kata, hanno ingaggiato come consulente il generale dei carabinieri in congedo, Luciano Garofano, già comandante del Ris di Parma. Tra le ipotesi privilegiate dagli inquirenti c’è il racket delle stanze di quell’edificio occupato. Si indaga per sequestro di persona a scopo di estorsione, ma si tratta solo di un ipotesi per il momento. Ci sono diverse zone d’ombra, come le telecamere che non in quadrano mai la bambina che esce dal cancello che fanno pensare che chi l’ha rapita sia passato dal retro, scavalcando il muro che dà sul cortile.

Ci sarebbero anche due testimoni che parlano di un adulto che portava via la bambina contro la sua volontà, ma si tratta sempre di un’ipotesi. Sono stati sentiti tutti gli occupanti dello stabile, per andare ad approfondire anche la questione della guerra tra bande che si consuma nell’edificio. Questi dissidi potrebbero essere il movente del rapimento della piccola. Gli inquirenti stanno cercando di tenere in considerazione tutte le ipotesi.