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Scomparsi tre italiani in Messico, mancano da 18 giorni

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Scomparsi in Messico tre italiani, la famiglia denuncia di non avere notizie da 18 giorni

Le ultime notizie che giungono direttamente dal Messico, dove già si è registrato un violento terremoto di magnitudo 7,2 nella giornata di ieri 16 febbraio 2018, seguito da altre scosse non arrivano mai sole. Da 18 giorni infatti sono scomparsi 3 italiani, di cui non si sa più nulla.

Tre italiani scomparsi da giorni in Messico

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E’ proprio questa la tragica, ma si spera risolvibile notizia. Tre italiani sono scomparsi nel nulla, da una cittadina a 700 km da Città del Messico. Il luogo in cui i tre italiani lavoravano come ambulanti annovera 16mila abitanti.

La famiglia napoletana ha sporto denuncia della scomparsa dei familiari. Di loro non si hanno notizie da 18 giorni. La Farnesina è stata informata del caso in questione. Ora sta seguendo le indagini in collaborazione con l’ambasciata nella capitale messicana.

Le autorità locali in contatto con la famiglia

Oltre alla Farnesina ed all’ambasciata nella capitale messicana, la famiglia è costantemente informata sull’evoluzione della situazione e delle ricerche dalle autorità locali. I tre italiani scomparsi sono: il 60enne Raffaele Russo, suo figlio Antonio e suo nipote Vincenzo Cimmino, che hanno rispettivamente 25 e 29 anni.

Ad oggi non è pervenuta nessuna richiesta di riscatto, dichiarano i familiari. Quindi continuano: Chiediamo la massima diffusione della notizia e delle foto segnaletiche“. Le ricerche si stanno susseguendo ed intensificando, ma per ora nulla è venuto a galla.

Ci si chiede dove i tre italiani possano essere finiti, ogni ipotesi viene valutata e verificata rigorosamente dagli enti preposti alla risoluzione della vicenda. Di sicuro ora tutto sarà complicato dal terremoto, le cui scosse sono state avvertite anche a Città del Messico.

Diciotto giorni non sono pochi e qualche novità dovrebbe già essere venuta a galla. La famiglia infatti si mostra molto preoccupata e chiede il massimo coinvolgimento di tutti, per riportare la notizia e divulgarla.

L’appello sui social network

Dopo 18 giorni di silenzio i familiari dei tre uomini originari di Napoli hanno dato l’allarme sui social network con un appello. Oltre naturalmente a sporgere la denuncia i familiari hanno dichiarato che il primo a scomparire sarebbe stato Raffaele Russo.

L’uomo, di origini napoletane, lavorava in Messico da diversi anni, vendeva infatti generatori elettrici. Dopo essere uscito dall’hotel in cui risiedeva a Tecaltitlan, città dello stato di Jalisco, non avrebbe fatto più ritorno.

Era il 31 gennaio scorso. Il figlio e il nipote si sarebbero messi nelle sue tracce ed anche di loro, non si è saputo più nulla. I due non riuscivano più a parlare al telefono con il sessantenne, quindi si sarebbero recati nel punto dove il gps dell’auto presa a noleggio segnalava la sua ultima posizione.

I giovani cercavano il 60enne

A quanto sembra, dalle ricostruzioni, i due giovani italiani, si sarebbero fermati a fare benzina e lì avvicinati da “diversi poliziotti a bordo di un auto e due moto, che gli hanno intimato di seguirli”.

Prima di scomparire anche lui, Antonio sarebbe riuscito ad inviare un messaggio via WhatsApp all’altro fratello Daniele, che si trovava anche lui in Messico con un quarto fratello, Francesco. Poco dopo anche i telefoni dei due giovani avrebbero smesso di funzionare.

Abbiamo provato a contattare l’ufficio di polizia di Tecaltitlan, dicono ancora i familiari, e in un primo momento ci hanno detto che Antonio e Vincenzo erano stati arrestati e stavano andando all’ufficio, mentre di Raffaele non sapevano nulla. Ma durante una seconda telefonata questa versione è stata negata dalle autorità messicane”. “Ad oggi, concludono i familiari, non sono pervenute richieste di riscatto” e, dunque, “si richiede la massima diffusione della notizia e delle foto segnaletiche”.

Torneremo a ragguagliarvi sulle ricerche dei tre italiani, appena avremo loro notizie.