Il terzino della Lazio e della nazionale del Montenegro Adam Marusic ha vissuto un momento davvero pericoloso mentre si trovava in Serbia. Il calciatore aveva giocato a Belgrado contro la nazionale di casa e dopo la partita si era recato in un ristorante per cenare con la famiglia e uno dei suoi agenti. Fuori dal locale, però, il gruppo è stato assalito ferocemente, un uomo ha puntato una pistola in faccia a Marusic.
Lazio, Marusic minacciato con una pistola: cosa è successo
Tragedia fortunatamente solo sfiorata per Adam Marusic e la sua famiglia. Il calciatore della Lazio è stato brutalmente aggredioto fuori da un ristorante di Belgrado negli scorsi giorni. Si sarebbe trattato di un vero e proprio agguato per il quale sono finiti in manette Niksa e Kostadin Terzic, figli del direttore generale della Stella Rossa Zvezdan Terzic. Durante l’aggressione è stata puntata una pistola in faccia al terzino laziale, mentre il suo procuratore Uros Jankovic (il destinatario dell’agguato) è stato picchiato.
Lazio, Marusic minacciato con una pistola: il racconto
Tantissima paura per il gruppo in quello che è sembrato un’attacco terroristico’ secondo quanto raccontato dallo stesso Jankovic. “Hanno aggredito me, Marusic, sua moglie e sua madre. I figli di Zvezdan Terzic e il proprietario di ‘Nana’, con l’aiuto di diversi aggressori, mi hanno colpito freneticamente con le pistole alla testa e alle parti vitali del corpo. Ad un certo punto ho ho perso conoscenza e hanno continuato a colpirmi” – spega il procuratore – “Mi sono rotto lo zigomo e la gamba sinistra. Sono stato trasferito all’ospedale, dove sono stato operato”.
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