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Sicilia, "Non mangiate carne, uova e latticini": ordinanza anti-diossina a Palermo

ordinanza anti diossina palermo 2

I cittadini di Palermo e dintorni dovranno prestare attenzione a ciò che mangeranno a causa dell'elevata quantità di diossina.

Carne, uova e latticini… sono questi gli alimenti che i cittadini di Palermo dovranno guardarsi bene dal mangiare a causa dell’elevata quantità di diossina. Il comune di Palermo ha emesso un’ordinanza che riguarda 80 mila cittadini palermitani, inclusi i residenti delle aree limitrofe di Torretta e Capaci.

Ordinanza anti-diossina del sindaco di Palermo: il motivo

L’ordinanza è stata pubblicata a seguito dell’incendio che è scoppiato lo scorso 24 luglio nella discarica di Bellolampo. L’Arpa, già nei giorni scorsi aveva riscontrato elevati valori di benzene e Pm 10. Oltre a queste ultime sostanze – ha reso noto l’ente – sono stati rilevati picchi di diossine “sull’aria campionata nei pressi della località Inserra, dalle ore 22:00 del 24 luglio alle ore 22:00 del giorno dopo ha restituito una concentrazione pari a 939 TE fg/m3”. Era stato altresì precisato che “I risultati riflettono la formazione di diossine e furani e la loro presenza in aria ambiente, che costituisce un dato da attenzionare. I valori di concentrazione riscontrati sono indicativi della presenza di una fonte emissiva locale”.

Cosa contiene l’ordinanza

I siti interessati dal provvedimento sono distanti 4 km dall’area di Bellolampo. Tra queste sono incluse – si legge dall’ordinanza – via Castellana, l’ospedale Cervello e il centro commerciale La Torre. Ai cittadini è stato raccomandato di lavare accuratamente la frutta e la verdura, nonché evitare di “assumere alimenti di origine animale (carne, latticini e uova), originanti dall’area interessata e prodotti in data successiva al 24/07/2023”. È stato altresì raccomandato di evitare l’utilizzo di mangimi e foraggi, sempre provenienti dall’area interessata qualora siano esposti a potenziale contaminazione. Infine “tutte le superfici stradali e gli spazi aperti confinati (pubblici e privati) dovranno essere sottoposti ad accurato lavaggio”.