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Sla, tante le docce gelate ma poche donazioni

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L’Ice Bucket Challenge, la campagna virale con secchiate di acqua gelata per sostenere la raccolta fondi a favore della ricerca per la Sla, sta continuando il suo giro anche in Italia. Partita dagli Stati Uniti a luglio scorso, si è diffusa rapidamente in tutto il mondo grazie ai social netwo...

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L’Ice Bucket Challenge, la campagna virale con secchiate di acqua gelata per sostenere la raccolta fondi a favore della ricerca per la Sla, sta continuando il suo giro anche in Italia. Partita dagli Stati Uniti a luglio scorso, si è diffusa rapidamente in tutto il mondo grazie ai social network, coinvolgendo sia personaggi famosi che gente comune. Papa Francesco ha però fatto una dichiarazione che sta alimentando in queste ore il dibattito sulla sfida ghiacciata pro Sla.

Il Pontefice ha infatti affermato: “Un cristiano sa dare. La sua vita è piena di atti generosi- ma nascosti- verso il prossimo”. Purtroppo, però, alla campagna virale dei video postati non sta facendo riscontro un numero consistente di donazioni a favore della ricerca. In America le donazioni per la ricerca sono defiscalizzate, per questo si riescono a raccogliere più fondi.

In Italia, invece, anche una Onlus come l’Aisla è tenuta a pagare l’Iva. Per incentivare le donazioni sarebbe utile, ad esempio, introdurre una legge nazionale a questo scopo. In termini di video-docce è stato molto forte l’effetto Renzi. Ma sarebbe opportuno che, oltre alla doccia gelata, i nostri politici prendano decisioni più concrete anche in questo settore.