In circostanze diverse ma con stessa modalità criminosa spacciavano in casa mentre erano ai domiciliari: arrestati in due diverse regioni. Il primo caso si è verificato in Sicilia, a Catania dove un 33enne ai domiciliari dall’aprile scorso è stato tratto in arresto per spaccio di droga ed è stato trasferito in carcere su disposizione della II Sezione penale della Corte d’Appello del capoluogo etneo. Secondo la velina dell’Arma “avrebbe continuato a spacciare droga nel quartiere di San Cristoforo nonostante il provvedimento restrittivo nei suoi suoi confronti”.
Spacciavano in casa ed erano ai domiciliari
E ancora: “A chiedere l’aggravamento della misura cautelare è stata la Procura Generale della Repubblica di Catania”. Il 33enne etneo adesso si trova nel carcere di Noto dopo l’intervento dei carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante. I militari lo hanno “sorpreso mentre, evadendo dai domiciliari, usciva dal portone di casa per cedere dosi ai clienti”.
Da Catania a Taranto due situazioni eguali
Un caso analogo si è verificato ed è stato stroncato a Taranto, dove un continuo andirivieni di tossicodipendenti in uno stabile cittadino ha insospettito i poliziotti “dei Falchi della Squadra Mobile di Taranto, anche perché nell’edificio viveva un pregiudicato, sottoposto agli arresti domiciliari”. A quel punto gli agenti di polizia hanno organizzato un servizio di monitoraggio e verificato che i giovani, dopo aver bussato alla porta del 45enne ai domiciliari, entravano ed uscivano furtivamente. Dopo alcune perquisizioni pilota si è riusciti a risalire alla fonte ed al responsabile dello spaccio.