Giorgio Meroni Il futuro di Anszou Cissé è incerto. Il 19enne senegalese sarà trasferito entro fine gennaio dal Centro di Accoglienza per Richiedenti Aasilo di Castelnuovo di Porto insieme agli altri migranti secondo quanto stabilito dal Ministero degli Interni. La storia di Anszou è però ‘particolare’ perché il giovane gioca a calcio nella Castelnuovese, formazione di Prima Categoria. E lo fa con ottimi risultati: dall’inizio della stagione ha messo a segno 8 gol ed è stato frenato solo da un infortunio al polpaccio. Per questo motivo nel comune laziale è stato soprannominato “bomber”.
“Non sappiamo cosa fare”
Ora però non è chiaro cosa succederà ad Anszou: “Non so quando dovrò partire, né dove mi porteranno”. Parlando al Corriere della Sera l’attaccante ripercorre la sua trafila ed evidenzia il legame venutosi a creare con i compagni: “Sono arrivato qui due anni fa e da allora gioco in tutte e due le categorie giovanili della Castelnuovese. Mi trovo benissimo, tutti mi vogliono bene. L’altro giorno il capitano della squadra si è messo a piangere per telefono quando gli ho detto che mi vogliono mandare via. Non sappiamo cosa fare”. Il 19enne vorrebbe continuare a giocare nella Castelnuovese “anche perché non sarà facile trovare un’altra squadra dove sarò trasferito“. La speranza è che venga accolto il ricorso “presentato dal mio avvocato quando è stata respinta la prima richiesta di asilo politico”. Ma bisognerà attendere otto mesi.
