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Juve, ci siamo: l’obiettivo Champions League passa da Madrid

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Mercoledì sera (h. 21) i bianconeri affrontano l’andata degli ottavi proprio nello stadio che ospiterà la finale della competizione.


È dall’inizio della stagione che la Juve e i suoi tifosi sognano di arrivare allo stadio Wanda Metropolitano di Madrid, ma l’idea era di giocarci solo il primo giugno, giorno della finale della competizione. Già, perché Allegri e i suoi ragazzi avrebbero evitato volentieri questo prologo contro l’Atletico, una squadra tradizionalmente ostica per tutti, soprattutto per le nostre compagini. Si tratta di una delle poche del panorama europeo il cui allenatore, in quanto a conoscenze tattiche, non sfigura affatto al cospetto della famigerata scuola italica forgiata a Coverciano. E sì che per una volta la Juve aveva fatto il suo dovere nella fase a gironi, conquistando il primo posto del proprio raggruppamento: la sfortuna, invece, ha voluto che il sorteggio fosse avverso. L’Atletico Madrid, infatti, nel novero delle seconde classificate era forse il peggior avversario possibile. I Colchoneros hanno ceduto il primo posto del loro gruppo a un Borussia Dortmund indiavolato, che nella sfida diretta giocata in casa ha vissuto una di quelle notti memorabili, annichilendo gli avversari (4-0 il risultato finale). In realtà, al ritorno i ragazzi di Simeone hanno restituito il “favore” (2-0) ma alla fine, l’arrivo a pari punti (tredici), e la differenza reti, hanno arriso ai tedeschi.

Juve, obiettivo Champions

Allegri non ha certamente bisogno d’aiuto per preparare la gara, anche perché le statistiche degli spagnoli lasciano poco spazio all’immaginazione: in Champions League sono tre le partite giocate dall’Atletico davanti al proprio pubblico e tre le vittorie, con un solo gol al passivo. Che il Wanda Metropolitano sia un fortino quasi inespugnabile lo testimoniano anche i record del campionato: sono soltanto sette i gol incassati nelle dodici partite casalinghe finora giocate, di cui tre nell’unica sconfitta interna patita per mano dei “cugini” del Real Madrid nell’ultima uscita. Dunque, al netto del derby, sono solo quattro le reti al passivo nelle altre undici partite giocate al Wanda. Parlare di difesa impenetrabile, dunque, non è il classico luogo comune.

Tuttavia, proprio l’ultima sconfitta nel derby è stata decisiva per il secondo posto della Liga: ora a rincorrere il Barcellona capolista c’è il Real Madrid e non più l’Atletico che, per adesso, si deve accontentare del terzo posto. Per la Juve però ci sono anche notizie positive: il reparto offensivo dei Colchoneros, infatti, è tutt’altro che spumeggiante. In questo senso, l’assenza di Diego Costa ha sicuramente avuto un peso, mentre l’arrivo di Morata deve essere ancora assimilato e il solito Griezmann ha cantato e portato la croce come spesso gli è capitato. A parità di partite giocate nei rispettivi campionati (ventitré), Ronaldo e compagni hanno realizzato quarantanove gol, l’Atletico “solo” trentatré. Entrambe, però, hanno la miglior difesa: quindici le reti incassate dai bianconeri, diciassette quelle subite dai Colchoneros.

Forse è per questo che tra le quote Champions League riportate dai bookmaker presenti su Wincomparator quella dell’Under 2,5 di Atletico-Juventus è forse la più bassa in assoluto (1.5 volte la posta). Il grande equilibrio è testimoniato anche dal fatto che, sempre stando ai bookmakers, la vittoria dei padroni di casa e quella degli ospiti sono altrettanto probabili, visto che entrambe sono date a circa 2.8 volte la posta (il pareggio invece si attesta sul 3). Insomma, si tratta della classica partita aperta a qualsiasi tipo di risultato, nella quale – però – le rispettive difese dovrebbero prevalere sui reparti offensivi: giusto per conferma, il No Gol è preferito rispetto all’opzione Segnano Entrambe le Squadre (1.7 contro 1.9).

Inutile ricordare che – come spesso ribadisce Allegri – queste sono gare che si giocano su 180’ e dunque non è il caso di farsi prendere dalla frenesia. I bianconeri non andranno certamente a Madrid a giocare per il pareggio, ma se dovesse finire così il mister toscano non si dispererà di certo, anche perché le statistiche dell’Atletico Madrid in trasferta sono decisamente meno lusinghiere: nella fase a gironi di Champions ha vinto solo contro il Monaco (1-2), perdendo nettamente a Dortmund (4-0) e non andando oltre il pareggio a Bruges (0-0). Anche in campionato la situazione non è molto diversa: soltanto tre vittorie nelle undici gare giocate fuori casa, altrettante le sconfitte e ben sei le partite finite in parità. Prima di pensare al ritorno, però, c’è una gara d’andata da giocare. E farlo con Chiellini e Bonucci dietro, sarebbe decisamente più rassicurante.