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Stephen Hawking collaborò con i Pink Floyd: il tributo

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Non solo scienza, Stephen Hawking è entrato anche nella storia del rock e del progressive grazie alla collaborazione con i mitici Pink Floyd

Stephen Hawking, morto oggi 14 marzo, è stato senza dubbio uno degli scienziati più importanti ed influenti della storia dell’umanità. I suoi studi, in particolare la sua ricerca sui buchi neri, hanno rivoluzionato la cosmologia. In pochi, però, sanno o si ricordano che il grande Stephen Hawking è anche immortalato nella storia della musica. Questo grazie alla ‘collaborazione’ che lo ha coinvolto nei Pink Floyd. È successo nel 1994 e nel 2014.

Stephen Hawking Pink Floyd

Il mondo intero sta piangendo e facendo il giusto tributo a Stephen Khawking. Non solo il mondo della scienza, ma anche la musica ed il rock hanno motivo di sentire profondamente questa mancanza. I fan dei Pink Floyd, mitico gruppo rock progressive, ha avuto l’onore di ‘collaborare con l’altrettanto grande Stephen Hawking. Si può dire che nel 1994 e nel 2014 l’iconico scienziato è stato coinvolto nella stesura di due canzoni. Si trattano di Keep Talking, contenuto nell’album The Division Bell, e Talkin’ Hawkin, che si può ascoltare su The Endless River.

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Keep Talking

Keep Talking è una canzone scritta dal grandissimo chitarrista David Gilmour insieme al tastierista Richard Wright. Si tratta di un brano molto singolare nella discografia dei Pink Floyd. In prima battuta, all’orecchio sentiamo David Gilmour eseguire un assolo con il talk box. Il chitarrista, nonostante abbia sempre utilizzato molti effetti, raramente ha utilizzato il talk box. Gli altri episodi che si ricordano sono compresi nell’album Animals e nel tour seguente degli anni 1977-78. Ma, allinizio di Keep Talking e al suo termine, sono presenti le registrazioni telefoniche generate dal sintetizzatore vocale di Stephen Hawking. Il grande scienziato era costretto a comunicare con questo aggeggio a causa della terribile malattia che lo aveva colpito nel 1963.

Talkin’ Hawkin

Anche Talkin’ Hawkin è stata scritta da David Gilmour e dal tastierista Richard Wright. La canzone è portata avanti dal pianoforte, dalle tastiere, e dalla grande chitarra di Gilmour. Il pezzo è strumentale. Ad un certo punto, però, si sente la voce computerizzata di Stephen Hawking. Essa dice: “La parola ha consentito la comunicazione delle idee, rendendo gli esseri umani capaci di lavorare insieme per costruire l’impossibile. Le più grandi conquiste dell’umanità sono venute parlando. Le nostre più grandi speranze potrebbero diventare realtà nel futuro. Con la tecnologia a nostra disposizione, le possibilità sono illimitate. Tutto ciò che dobbiamo fare è assicurarci di continuare a parlare”. Il pezzo non è da considerare un seguito di Keep Talking.

Brian May

Nel frattempo, è giunto, tramite la sua pagina di Facebook, un tributo a Stephen Hawking da parte di una ltro grandissimo chitarrista. Si tratta del grande Brian May, leader dei Queen (o di ciò che ne rimane). Brimi (soprannominato così per accostarlo a Jimi Hendrix) ha scritto: “È così triste svegliarsi alla notizia che il nostro caro amico Stephen Hawking è morto, è stato uno degli uomini più coraggiosi che abbia mai incontrato: ottimista e premuroso”.