> > Reddito di cittadinanza, arriva lo stop: aumentano i lavoratori stagionali

Reddito di cittadinanza, arriva lo stop: aumentano i lavoratori stagionali

Stop al reddito di cittadinanza: aumentano lavoratori stagionali

Lo stop al reddito di cittadinanza ha dato i suoi primi frutti, come l'aumento improvviso di lavoratori stagionali.

Lo stop del reddito di cittadinanza inizia ad ottenere i primi risultati, ottimi per contrastare la carenza di lavoratori stagionali. Questa categoria sembra essere in crescita proprio dopo l’sms con la comunicazione della fine del sussidio.

Stop reddito di cittadinanza: aumentano gli impieghi stagionali

Arrivano i primi risultati dopo lo stop del reddito di cittadinanza, che vanno a contrastare la carenza cronica di lavoratori stagionali. Secondo un’indagine di Federturismo, riportata da Il Messaggero, diverse persone rimaste senza il reddito di cittadinanza hanno già trovato lavori stagionali per il periodo estivo. Nei giorni scorsi oltre 159mila famiglie hanno ricevuto l’sms che comunicava loro la fine del sussidio. Questo è accaduto soprattutto nelle località balneari del Sud Italia. Il contratto per attività stagionali a tempo determinato non è soggetto al limite di durata massima di 24 mesi e si applica in determinati settori, come ristorazione, agricoltura e turismo. I maggiori inserimenti si stanno verificando in Campania, Puglia e Sicilia, come ha spiegato Marina Lilli, presidente di Federturismo.

Stop reddito di cittadinanza: boom di lavoratori stagionali

A trovare subito occupazione sono figure per lavori senza qualifica, come lavapiatti, addetti alle pulizie o dove è sufficiente un po’ di addestramento, come camerieri e baristi. Questo movimento potrebbe alleviare la carenza cronica di lavoratori stagionali. “Le aziende che hanno avviato la stagione hanno già il loro personale, ma se si ritrovano scoperte possono fa ricorso a queste persone, che possono fare sostituzioni temporanee” ha dichiarato Silvio Moretti, responsabile lavoro di Fipe – Federazione italiana pubblici esercizi. L’inserimento dei lavoratori non sembra coinvolgere il settore agricolo. Roberto Caponi, responsabile lavoro di Confagricoltura, denuncia “una carenza complessiva di 100mila addetti solo in parte colmata da extracomunitari. Servirebbe ridurre il più possibile la carenza, anche con gli ex percettori del Reddito: potrebbero svolgere i lavori meno qualificati, con competenze che si possono acquisire in pochi giorni“.