Iniziativa a tinte forti a Tallinn, in Estona, con finto sangue sul fondoschiena delle manifestanti che hanno accusato Mosca: è andata in scena così la protesta contro gli stupri davanti all’ambasciata russa. A metterla in atto una ventina di donne estoni che contro le violenze in danno delle ucraine hanno deciso di denunciare quegli orrori in una maniera violenta e di impatto.
Tallinn, finto sangue sul fondoschiena contro gli stupri
Priit Mürk, dell’emittente radiotelevisiva pubblica estone ERR, ha scattato una serie di foto alle manifestanti, che avevano una busta nera in testa e sangue finto sul fondoschiena. Schierate davanti all’ambasciata russa a Tallinn contro “lo stupro di massa delle ucraine“. Un atto di protesta simbolico che rimanda alle violenze subite dalle vittime.
“Chi sostiene la guerra sostiene i suoi crimini”
Ecco le parole degli organizzatori della protesta: “I soldati russi violentano e uccidono donne e bambini innocenti in Ucraina. Le persone che sostengono questa guerra sostengono anche i crimini connessi ad essa, omicidi stridenti di cui sono complici. Questo è il nostro messaggio ai sostenitori del Regime di Putin”.