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Temperatura più bassa mai raggiunta in Italia

Temperatura più bassa mai raggiunta in Italia

Il Bel Paese è un luogo caldo e soleggiato d'estate e fresco d'inverno. Ma qual è la temperatura più bassa mai registrata in Italia?

L’Italia è situata in prossimità del centro della zona temperata dell’emisfero boreale: secondo la classificazione di Köppen si tratta di un clima caratterizzato da estati calde e da inverni non eccessivamente freddi, e la temperatura oscilla solitamente tra i -3 e i 18 gradi centigradi. Si tratta di un clima mite, ben lontano dalle temperature avverse del Canada, della Siberia e dei Poli, da un lato, e dell’Africa sahariana dall’altro. Ma possono esserci eccezioni anche nel clima solare del Bel Paese: la sua temperatura più bassa scende ben al di sotto delle medie storiche.

La temperatura più bassa in Italia

In seguito ai monitoraggi dell’Associazione Meteo Triveneto, dell’ Arpa Veneto Centro Valanghe di Arabba, di Meteotrentino, e dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR, la temperatura storica più bassa mai raggiunta in Italia sarebbe quella registrata il 10 febbraio 2013 presso la Busa Fradusta. Il valore registrato sarebbe di -49,6 °C: un vero, spaventoso record! La località è situata a 2.607 metri dall’altezza del mare e si tratta di una dolina carsica del complesso delle Pale di San Martino, il più esteso gruppo montuoso delle Dolomiti. È da ricordare che la stessa località deteneva fino al 2010 lo stesso record di luogo più freddo d’Italia, grazie ai suoi -48,3 gradi centigradi. Dal 25 febbraio l’Italia sarà interessata dal passaggio di Burian, il vento gelido proveniente dalle steppe russe che abbasserà di molto le temperature fino a farle scendere sotto lo zero: di notte potranno raggiungere addirittura i -10 e -12 gradi centigradi.

La temperatura più bassa in pianura

È comprensibile che a raggiungere il record per la temperatura più bassa sia una località montana. Ma in pianura si sono raggiunti valori straordinari, guardando alle medie annuali storiche. La stazione meteorologica di San Pietro Capofiume ha rilevato, nel lontano 15 febbraio del 1956, un valore di –26,2 gradi centigradi presso il piccolo comune di Anzola dell’Emilia, appartenente alla città metropolitana di Bologna. Sempre nella stessa zona, non lontano da Anzola dell’Emilia, si sono registrati nel 1985 ben -24,8 gradi presso il comune di Molinella.

Le temperature più basse al nord

Temperature molto basse si registrano anche nei grandi centri abitati di tutta Italia. Torino è il primo centro abitato di pianura del nord Italia a registrare una minima glaciale: il 12 febbraio 1956 la stazione meteorologica di Torino Caselle ha registrato un valore di -21.8 gradi centigradi. La Stazione meteorologica di Bologna Borgo Panigale invece registra per il capoluogo emiliano una temperatura minima di -18.8 gradi nel gennaio del 1966. Invece, secondo la Stazione meteorologica di Milano Malpensa, la temperatura più bassa raggiunta nel territorio metropolitano milanese dal 1951 a oggi è di -18 gradi centigradi. Uno stacco si ha invece per Venezia: la Serenissima ha raggiunto i -13.6 gradi nel gennaio del 1963 secondo le rivelazioni della Stazione meteorologica di Venezia Tessera. Genova arriva ai -8 gradi centigradi nel febbraio del 1929 secondo le rilevazioni della Stazione meteorologica di Genova Università.

Le temperature più basse al centro

La città di pianura che ha raggiunto il valore minimo più basso è la bella Firenze, che nel 1985 ha visto registrare -23.2 gradi centigradi da parte della stazione meteorologica di Firenze Peretola. Il capoluogo umbro ha visto precipitare il termometro ai -17 gradi nel febbraio del 1991 secondo i dati della Stazione meteorologica di Perugia Sant’Egidio. Per quanto riguarda la calda e cosmopolita capitale d’Italia, all’interno del territorio metropolitano di Roma nel gennaio del 1985 è stata registrata una temperatura minima di -9.8 gradi centrigradi, la più bassa dal 1951 a oggi.

Temperature più basse al sud

Il capoluogo pugliese ha visto scendere il termometro ad un valore di -5.9 gradi nel gennaio del 1993, stando alle rilevazioni della Stazione meteorologica di Bari Palese. La bellissima e caotica Napoli raggiunge i -5,6 gradi nel gennaio del 1981 secondo le rilevazioni della Stazione meteorologica di Napoli Capodichino. Infine la torrida Palermo scende sotto lo zero nel gennaio del 1962, con un valore di -1,2 gradi centigradi, registrato dalla Stazione meteorologica di Palermo Boccadifalco.

Il cambiamento climatico

Influenze esterne e interne al pianeta stanno contribuendo ad alterare pericolosamente le sue condizioni climatiche, ma è indubbio che una grossa parte di responsabilità spetta all’uomo. Dalla relativamente lontana epoca della prima rivoluzione industriale, infatti, l’Europa ha avviato un’intensa opera di sfruttamento delle risorse naturali del pianeta: il processo, iniziato in Inghilterra, ha raggiunto oggi buona parte delle terre emerse, e la produzione industriale e capitalistica sta contribuendo, con il consumo di combustibili fossili, ad alterare le temperature. Così, a causa del riscaldamento globale, dovuto all’effetto serra, si sono verificati e si stanno verificando ingenti cambiamenti climatici che arrivano ad alzare o abbassare drasticamente le temperature medie stagionali. L’Italia, ad esempio, starebbe andando sempre più verso un clima tropicale.