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Terremoto Campi Flegrei, l’allarme del vulcanologo dell’Ingv

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L’allarme del vulcanologo dopo il terremoto ai Campi Flegrei, si pensa ad una super-eruzione

L’allarme è stato lanciato dal ricercatore Giuseppe Mastrolorenzo, vulcanologo dell’Ingv. Lo sciame sismico che ha colpito la zona dei Campi Flegrei, potrebbe essere precursore di eruzioni vulcaniche impossibili da prevedere.

Terremoto Campi Flegrei, l’allarme del vulcanologo dell’Ingv

È “improbabile pensare di prevedere l’evento 72 ore prima” le parole di Giuseppe Mastrolorenzo, primo ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Le scosse sismiche che hanno caratterizzato i Campi Flegrei nelle settimane precedenti potrebbero essere un vero e proprio segnale di allarme. Secondo il ricercatore il piano di evacuazione da attuare in caso di eruzione non sarebbe realmente applicabile. Si baserebbe, infatti, su uno “scenario probabilistico” ha spigato Mastrolorenzo durante un’intervista al programma Overshoot di Radio Radicale, che non tiene in considerazione una delle possibilità peggiori, ossia l’evacuazione della popolazione con un’eruzione in corso. “Se l’eruzione ci coglie di sorpresa dovremmo poter sapere cosa fare e come aiutare la gente, ma tutto questo oggi semplicemente non è stato previsto” ha aggiunto.

Cosa prevede il piano della Protezione Civile

I Campi Flegrei sono da tempo una zona ad alto rischio sismico. Secondo le analisi del ricercatore dell’Ingv, l’attuale piano di evacuazione della Protezione Civile sarebbe irreale. Il piano prevede la distinzione di due zone: una rossa con 500mila abitanti e una gialla con 800mila abitanti. Nella zona rossa l’evacuazione è obbligatoria, mentre nella gialla verrà attuata solo se necessario. Tale programma, tuttavia, è praticabile solo nel caso in cui l’allarme di un’eruzione scatti almeno 72 ore prima. La critica mossa Mastrolorenzo, invece, sottolinea come, in questa fase critica, non sia possibile prevedere un’eruzione con un simile preavviso. Il piano di evacuazione prevede anche un margine di sicurezza di 12 ore, in caso di criticità ed emergenze. Da anni l’allerta per una possibile eruzione nella zona è sul livello giallo. Secondo gli esperti, inoltre, l’eruzione sarebbe, al 95%“minore od uguale a quella di taglia media”.

La teoria del ricercatore dell’Ingv

Secondo Giuseppe Mastrolorenzo la strada giusta sarebbe “abbandonare l’approccio probabilistico del piano di evacuazione e adottare quello deterministico, in pratica dobbiamo metterci in condizione di elaborare un piano che preveda l’allontanamento della popolazione anche durante una fase eruttiva già iniziata” e aggiunge “Se l’eruzione ci coglie di sorpresa dovremmo poter sapere cosa fare e come aiutare la gente, ma tutto questo oggi semplicemente non è stato previsto”.