> > Tre nuove consulenze, ecco perché sulla strage di Erba si riapre il caso

Tre nuove consulenze, ecco perché sulla strage di Erba si riapre il caso

strage erba perche riapre caso

Non solo la richiesta del Pg Tarusser ma anche quella del legale Schembri: perché sulla strage di Erba si riapre il caso

La legge dice che dopo una sentenza definitiva si può rifare un processo solo se emergono comprovati elementi di novità, e sulla strage di Erba ci sarebbero tre nuove consulenze, ecco perché si riapre il caso. Assieme all’istanza della Procura ci sono quelle dell’avvocato di Olindo Romano e Rosa Bazzi. Questo perché già il sostituto procuratore generale Cuno Tarfusser vorrebbe riaprire il caso sui fatti terribili del dicembre del 2006.

Strage di Erba, perché si riapre il caso

In quell’abitazione era scoppiato un incendio e, quando i vigili del fuoco arrivano, trovano 4 cadaveri. Rosa ed Olindo sono i due condannati ma Fabio Schembri, il loro avvocato, presenterà anch’egli un’istanza di revisione del processo che ha condannato all’ergastolo i due coniugi. Lo scopo è ammettere gli atti alla Corte d’Appello di Brescia e fare fare un nuovo processo. Ma sulla scorta di cosa? Schembri spiega che ci sono “ulteriori elementi” rispetto a quelli di Tarfusser, tre consulenze tecnico-scientifiche sull’aggressione a Valeria Cherubini, due testimoni e le modalità della prima confessione dei due coniugi finita al centro di dubbi e di una puntata delle Iene perché “pilotata”. Poi ci sarebbero anche intercettazioni a discarico. E cosa dimostrerebbero quelle consulenze rispetto a quanto era emerso nei tre gradi di giudizio?

“O erano a casa loro o in quella della vittima”

Che Olindo e Rosa non possono essere gli autori dell’omicidio di Cherubini e che, per estensione ed in somma con le altre “obiezioni”, non possono aver ucciso neanche le altre vittime fra cui un bambino. “La signora Cherubini fu l’ultima a essere aggredita, quando i primi soccorritori entrarono nella palazzina la sentirono chiedere aiuto. Le sentenze di condanna, per rendere compatibili la colpevolezza di Rosa e Olindo con la strage, hanno sempre affermato che la signora Cherubini ricevette tutti i colpi al primo piano, dove c’era la casa di Raffaella Castagna”.

Cosa non tornerebbe nel primo processo

E ancora: “E che poi si trascinò a casa sua. Oggi la scienza dice che gli assassini la colpirono in maniera così efferata da provocare un’immediata perdita di coscienza. Quando entrarono i soccorritori gli assassini o l’assassino erano ancora nell’appartamento. Secondo le sentenze invece Rosa e Olindo sarebbero usciti dal portoncino per andare a casa loro, mettere i vestiti nei sacchi, pulire tutto, andare a Como e sbarazzarsi delle armi”.