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Treno parte pochi secondi prima, la compagnia si scusa

treno giapponese

Il convoglio giapponese ha anticipato la partenza di soli venti secondi, ma la West Japan Railways ha condannato l'episodio.

Un treno alla stazione di Notogawa, a Shiga (Giappone), è partito con 25 secondi di anticipo rispetto all’orario fissato: la partenza era infatti prevista alle ore 7.12 e non alle 7.11 e 35 secondi. Un grave errore secondo il parere della compagnia di trasporti ferroviaria, che si è scusata con i suoi clienti. Il treno successivo previsto per la stessa tratta sarebbe passato solo sei minuti dopo.

‘Una mancanza imperdonabile’

La West Japan Railways ha espresso le sue scuse ai passeggeri del treno che è partito con una manciata di secondi in anticipo. Il conducente, una volta accortosi dell’errore, ha fermato il convoglio. Non essendovi altre persone in attesa, il treno, diretto a Nishi-Akashi, è partito nuovamente da Notogawa, circa 60 chilometri a sud di Kyoto. Il capostazione però è stato avvisato dell’episodio da uno zelante passeggero che, assistendo alla scena, ha sostenuto che un treno non può partire con 25 secondi in anticipo. La compagnia ferroviaria è stata prontamente informata. La West Japan Railways, a quel punto, ha condannato quella che giudica “una mancanza imperdonabile” e ha rilasciato una nota: “Il grave inconveniente che abbiamo imposto ai nostri clienti è stato davvero imperdonabile. Valuteremo in modo approfondito la nostra condotta e ci sforzeremo di evitare che un incidente simile si ripeta”, si legge nel comunicato riportato anche dalla stampa italiana.

Un altro caso

Non è la prima volta che, in tempi recenti, un treno giapponese anticipi la partenza causando come conseguenza l’imbarazzo della compagnia. La puntualità è considerata ‘un servizio essenziale’ da garantire ai passeggeri, ragion per cui non vi è grande tolleranza per questi piccoli imprevisti senza serie motivazioni che li giustifichino. Il 14 novembre del 2017 il treno del gruppo Tsukaba Express ha lasciato la stazione alle ore 9.44.20, venti secondi prima della partenza prevista alle 9.44.40 e specificata nei tabulati orari. Anche in questo caso, come riferito da Il Fatto Quotidiano, la compagnia ferroviaria si è profondamente rammaricata per l’accaduto: un inconveniente causato dalla distrazione dell’equipaggio, che non avrebbe controllato con la dovuta attenzione l’orario esatto di partenza.

Servizi e credibilità

I due episodi possono far sorridere, soprattutto se consideriamo i ritardi proverbiali che si verificano sulla rete ferroviaria italiana. I passeggeri a volte reagiscono ai disservizi; è il caso di una manifestazione svolta alla stazione di Porta Garibaldi a Milano lo scorso aprile, durante la quale diversi pendolari hanno protestato contro i ritardi, le soppressioni e le cancellazioni dei treni. I comitati organizzatori hanno invitato tutti i pendolari delle linee coinvolte a essere presenti così da testimoniare il proprio disappunto: “Chiediamo a tutti i viaggiatori una forte e sentita partecipazione per dare una grande risonanza a una situazione ormai diventata intollerabile” riporta L’Eco di Bergamo. Tornando al caso delle scuse del gruppo aziendale giapponese, occorre tenere presente che il paese ha un intenso traffico ferroviario e i suoi treni sono noti per la loro puntualità. Biasimare anche la più piccola mancanza non fa altro che aumentare la fama di efficienza della rete ferroviaria nipponica, estremamente fitta. Inoltre, le compagnie sono più numerose rispetto a quelle italiane: la credibilità perciò conta davanti ai propri clienti, soprattutto se in presenza di potenziali concorrenti.