> > Come trovare lavoro dopo la laurea in giurisprudenza

Come trovare lavoro dopo la laurea in giurisprudenza

Giurisprudenza

Giurisprudenza è uno dei corsi di studio più complessi e proibitivi: le vie che si possono seguire dopo la laurea sono diverse, ma non tutte impervie. Laurearsi in giurisprudenza richiede un percorso lungo e faticoso: se solitamente si usa dire che la la pazienza è la virtù dei forti, tale espr...

Giurisprudenza è uno dei corsi di studio più complessi e proibitivi: le vie che si possono seguire dopo la laurea sono diverse, ma non tutte impervie.

Laurearsi in giurisprudenza richiede un percorso lungo e faticoso: se solitamente si usa dire che la la pazienza è la virtù dei forti, tale espressione dipinge con esaustività chi ha dovuto affrontare un iter tortuoso come i 5 anni imposti dal suddetto indirizzo di studi. Rinomata quindi per la complessità e la capacità mnemonica richiesta, quasi per contrasto giurisprudenza è però uno dei corsi con maggior numero di iscritti. Consideriamo assieme quali sono gli sbocchi possibili e come specializzarsi nelle diverse ramificazioni in cui si divide il mondo del lavoro dopo il conseguimento della laurea in ambito giuridico.

Ambiti di specializzazione

Quando si dice giurisprudenza nella mente di qualsiasi persona appare come primo immagine il ruolo di avvocato: per arrivare concretamente a difendere in tribunale delle persone (in qualsivoglia ambito ambito: civile o penale) è necessario fare 18 mesi di tirocinio presso lo studio di un avvocato professionista per poi accedere all‘esame di stato, vero e proprio scoglio per molti apprendisti. Un altro dei mestieri più ambiti, ma parallelamente uno di quelli che richiede maggior sacrificio è quello di magistrato (dal giudice al pm et similia): vi è, come nel caso dell’avvocatura, un esame apposito, il quale però può essere sostenuto solamente 3 volte da coloro che hanno una condotta incensurabile solo dopo aver ottenuto un dottorato di ricerca, un diploma presso una scuola di specializzazione o un tirocinio presso il tribunale al seguito di un magistrato di riferimento (di recente introduzione).

Altri sbocchi

Vi sono comunque altre diramazioni, magari meno conosciute ai più: esistono bandi per diventare cancelliere o notaio (per ricoprire quest’ultimo ruolo però i posti sono davvero pochi); d’altra parte con una laurea in giurisprudenza si può direttamente cercare di intraprendere la via di consulente legale di un’azienda o di giurista d’impresa, lavori che non richiedono necessariamente che si continui con una scuola di specializzazione o un tirocinio apposito.