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Trump: "Assad non provochi una tragedia in Siria"

Trump contro l'attacco siriano a Idlib

Un attacco alla provincia ribelle di Idlib potrebbe provocare una tragedia umanitaria: sono 3 milioni i civili residenti.

Donald Trump ha lanciato un appello al presidente Assad attraverso il proprio profilo Twitter, per scongiurare un possibile attacco a Idlib. “Il presidente siriano Bashar Al-Assad non deve attaccare sconsideratamente la provincia di Idlib. I russi e gli iraniani farebbero un grave errore umanitario a prendere parte in questa potenziale tragedia umana. Centinaia di migliaia di persone potrebbero essere uccise. Non lasciate che questo accada!”, si legge nel tweet presidenziale. L’appello arriva a pochi giorni dal vertice che, il prossimo 7 settembre, vedrà riuniti i rappresentanti di Iran, Russia e Turchia per discutere della provincia che rappresenta l’ultima enclave dei ribelli che combattono il governo di Assad. Secondo le stime, sono circa 3 milioni i civili attualmente residenti in città.

Il tweet di Trump

Il no di Usa e Francia

La posizione del presidente è stata ribadita anche dal segretario di Stato Pompeo, secondo il quale un attacco a Idlib rappresenterebbe una rapida escalation del conflitto siriano. Il tweet di Trump è stato condiviso anche da Nikki Haley, la rappresentante Usa all’Onu, che ha commentato: “Tutti gli occhi sono puntati sulle azioni di Assad, della Russia e dell’Iran a Idlib”, seguito dall’hashtag #NoChemicalWeapons.

Condanna anche da parte della Francia. “Una tale offensiva avrebbe conseguenze disastrose”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian in una nota. “Porterebbe ad una nuova importante catastrofe umanitaria e migratoria perché potrebbe direttamente minacciare i 3 milioni di civili conteggiati dall’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari dell’Onu nella regione”. Ai microfoni dell’emittente radiofonica France Inter, Le Drian ha descritto Idlib come “un crogiolo esplosivo in tutti i sensi”. Ha poi aggiunto che “Assad ha vinto la guerra ma non ha vinto la pace”, che potrà nascere solo da un processo politico e diplomatico e non da un attacco militare. A proposito delle armi chimiche, il ministro ha dichiarato che il loro utilizzo durante un’offensiva a Idlib “non è provato, ma può essere una tentazione”.

La Russia e le armi chimiche

Alexander Shulgin, il rappresentante permanente della Russia all’Opac (Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche), ha invitato l’Organizzazione a non trascurare i rapporti su un “uso provocatorio” delle armi chimiche a Idlib. Secondo la Russia, “i Paesi occidentali stanno cercando di politicizzare l’Opac”, allontanandola dal suo ruolo di “organizzazione internazionale competente per sottolineare l’inammissibilità di simili provocazioni e insistere affinchè si discuta di ogni argomento in modo civile”.